Credo che la pietas più intelligente e meno facile sia espressa da queste parole di Seneca:“Nihil indignetur sibi accidere sciatque illa ipsa quibus laedi videtur ad conservationem universi pertinere (…) placeat homini quidquid deo placuit” (Ep. 74, 20), Non si sdegni punto (l’uomo) di quanto gli accade e sappia che quelle stesse cose che dalle quali gli pare di venire danneggiato, riguardano la conservazione dell’universo. Vado oltre Seneca: penso che gli inconvenienti che mi accadono servono anche al mio miglioramento personale. Faccio un paio di esempi tratti dalle mie esperienze.
Il 7 luglio scorso mi sono rotto il femore destro tre giorni prima di partire in bicicletta per andare “in Ancona” a imbarcarmi sul traghetto che mi avrebbe portato in Grecia dove volevo pedalare fino alle cime del Parnaso, montagna sacra.
L’impresa ovviamente non è stata possibile. Ma ho fatto altro. Sono stato ricoverato quasi due mesi tra l’ospedale e il centro di riabilitazione. La prima settimana ho potuto solo osservare l’ambiente circostante notando aspetti di umanità anche belli e pregevoli, nel resto del tempo ho letto e scritto molto migliorando me stesso e il mio stile.
Oggi mi trovo a Bologna solo e con la prospettiva di tanta altra solitudine per tutte le vacanze. E’ vero che ci sono abituato: anche quando avevo diverse amanti qua e là queste erano sposate, sicché tali impudiche spose di altri tanto a me care mi imponevano il divieto di vederle nei giorni solenni sacri alle loro famiglie sante. Succedeva che la pausa dal turbinio delle menzogne non mi dispiaceva.
In questi giorni dell’anno in corso c’erano in programma un paio di cene che sono saltate. Lì per lì mi è spiaciuto ma ora ne sono contento. Potrò mangiare poco come sono abituato, non dovrò ascoltare discorsi che per lo più non mi interessano, potrò leggere, scrivere, passeggiare, andare al cinema a mio piacimento.
Ecco la pietas vera: amare il destino.
Auguri e baci a tutti voi che mi leggete e date un significato a questo mio martirio che è testimonianza del mio amor fati.
Bologna 21 dicembre 2025 ore 13, 54 giovanni ghiselli
p. s.
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