La pubblicità che imperversa dappertutto rappresenta con parole e immagini menzognere un mondo di benessere, allegria e amore. Sono atmosfere completamente false, costruite in laboratorio per ottenere del lucro attraverso l’inganno.
Le espressioni vocali e facciali dei poveri mimi che offendono l’intelligenza attraverso le loro recite assurde arrivano a essere ripugnanti. Se gli italiani poveri di tutto non fossero stati rimbecilliti dal genocidio culturale che ha quasi annientato la buona scuola e diffuso ovunque il messaggio drogato della pubblicità questa sarebbe controproducente, i prodotti reclamizzati sarebbero i meno venduti e i produttori non spenderebbero più i soldi per diffondere tale cancro della cultura.
Sentiamo Nietzsche
Sull'avvenire delle nostre scuole (1872).
Seconda conferenza
“Oggi tutti parlano e scrivono naturalmente la lingua tedesca in modo tanto cattivo e volgare , quanto è suggerito da un’epoca che impara il tedesco dai giornali” (p. 54).
Riassumo: l'adolescente dovrebbe essere assoggettato ad una rigida disciplina linguistica, e i più dotati dovrebbero giungere a un nobile entusiasmo per la lingua. Nelle scuole purtroppo il genio viene represso e viene premiata la piatta mediocrità.
Il mondo ellenico una volta risvegliato diventa aggressivo e lotta contro la cultura attuale.
La cultura classica abitua a servirsi della lingua materna in maniera seria e rigorosa. Chi resta lontano dall'antichità “diventa servitore della moda” (p. 55).
Aggiungo che l’ignorante si associa ad ogni conformismo dettato dalla pubblicità il cui linguaggio e stile plebeo è stato adottato dai politico dai conduttori televisivi, quasi da tutti oramai. Perfino la guerra e gli stermini arrivano a essere accettati da chi non ha la difesa della cultura se tali orrori vengono proposti e imposti con insistenza.
Tanto più è necessario ripristinare la potenza della parola oggi, in presenza di questa vera e propria catastrofe linguistica. Il parlare male, fa male all'anima. Lo afferma Socrate nel Fedone :" euj ga;r i[sqi…a[riste Krivtwn, to; mh; kalw'" levgein ouj movnon eij" aujto; tou'to plhmmelev"[1], ajlla; kai; kakovn ti ejmpoiei' tai'" yucai'"" (115 e), sappi bene…ottimo Critone che il non parlare bene non è solo una stonatura in sé, ma mette anche del male nelle anime.
Bologna 19 dicembre 2025 ore 11, 57 giovanni ghiselli
p. s.
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