venerdì 19 dicembre 2025

Il genocidio culturale perpetrato in questo ultimo cinquantennio.


La pubblicità che imperversa dappertutto rappresenta con parole e immagini menzognere un mondo di benessere, allegria e amore. Sono atmosfere completamente false, costruite in laboratorio per ottenere del lucro attraverso l’inganno.

Le espressioni vocali e facciali dei poveri mimi che offendono l’intelligenza attraverso le loro  recite assurde arrivano a essere ripugnanti. Se gli italiani poveri di tutto non fossero stati rimbecilliti dal genocidio culturale che ha quasi annientato la buona scuola e diffuso ovunque il messaggio drogato della pubblicità questa sarebbe controproducente, i prodotti reclamizzati sarebbero i meno venduti e i produttori non spenderebbero più i soldi per diffondere tale cancro della cultura.

Sentiamo Nietzsche

Sull'avvenire delle nostre scuole (1872).

Seconda conferenza

“Oggi tutti parlano e scrivono naturalmente la lingua tedesca in modo tanto cattivo e volgare , quanto è suggerito da un’epoca che impara il tedesco dai giornali” (p. 54).

Riassumo:  l'adolescente dovrebbe essere assoggettato ad una rigida disciplina linguistica, e i più dotati dovrebbero giungere a un nobile entusiasmo per la lingua. Nelle scuole purtroppo il genio viene represso e viene premiata la piatta mediocrità.

 Il mondo ellenico una volta risvegliato diventa aggressivo e lotta contro la cultura attuale.

 

La cultura classica abitua a servirsi della lingua materna in maniera seria e rigorosa. Chi resta lontano dall'antichità “diventa servitore della moda” (p. 55).

 

Aggiungo che l’ignorante si associa ad ogni conformismo dettato dalla pubblicità il cui linguaggio e stile plebeo è stato adottato dai politico dai conduttori televisivi, quasi da tutti oramai. Perfino la guerra e gli stermini arrivano a essere accettati da chi non ha la difesa della cultura se tali orrori vengono proposti e imposti con insistenza.

Tanto più è necessario ripristinare la potenza della parola oggi, in presenza di questa vera e propria catastrofe linguistica. Il parlare male, fa male all'anima. Lo afferma Socrate  nel Fedone :" euj ga;r i[sqia[riste Krivtwn, to; mh; kalw'" levgein ouj movnon eij" aujto; tou'to plhmmelev"[1], ajlla; kai; kakovn ti ejmpoiei' tai'" yucai'"" (115 e), sappi bene…ottimo Critone che il non parlare bene non è solo una stonatura in sé, ma mette anche del male nelle anime.

Bologna 19 dicembre 2025 ore 11, 57 giovanni ghiselli

p. s.

Statistiche del blog

All time1889072

Today173

Yesterday528

This month12887

Last month33522

 

 

 

 

 



[1] Aggettivo formato da plhvn e mevlo~, contro il tono, contro il metro.


Nessun commento:

Posta un commento