Sull’informazione
relativa al virus regna il Caos avido di confondere i cervelli di molti. Cerco
di capire come vanno le cose ascoltando i sommari di alcuni telegiornali, ma
chi li legge si adopera per non farsi capire impiegando una dizione arbitraria
e sparando a mitraglia parole affrettate.
Per
esempio, "rischio" viene spesso pronunciatio “ricchio”.
Li
ascolto come succede quando in un sogno angoscioso vediamo l’ombra di un
morto che cerca di parlarci, ma il povero defunto riesce solo a stridere
emettendo suoni da oltretomba. Allora ci svegliamo con l’oppressione.
Aspettiamo ogni giorno resoconti e profezie non sinistre ma i bollettini hanno
spesso duplici significati, talora anche triplici: crescono le guarigioni,
diminuiscono i contagi e i ricoveri, però aumentano i morti. Allora?
Segni
ambigui come quelli delle Pizie e delle Sibille.
Tanta
fretta nell’esporre il sommario serve a nascondere che grande è il pericolo del
ritorno nelle fabbriche. Del resto gli incidenti sul lavoro non sono una novità
e non si darebbe troppa importanza a eventuali decessi di questo tipo. Siamo
già abituati.
Torniamo
alla fretta dello speaker televisivo nel leggere malamente le parole. Si deve
essere poco chiari e per giunta bisogna lasciare spazio alla
pubblicità siccome è necessario che la gente, in lutto o in festa che sia,
torni a comprare. Ma anche chi ascolta non ha tempo da perdere: vuole
rimettersi a studiare, o a fare sport, o a fare l’amore, tre attività ricche di
significato e spenge il televisore insignificante. Quando lo riaccende,
parecchio più tardi, può capitargli di vedere un giornalista che ride e stride
come una iena spietata e spenge di nuovo. Io riesco a orientarmi passabilmente
ascoltando, dopo la mezzanotte “quando intorno è spenta ogni altra face”, la
brava Tindara Caccetta che è informata, educata e pronuncia le parole sì
da renderle comprensibili. Insomma rispetta chi ascolta. E’ un bel tipo. Molto
carina quando si mette in posa scolastica e saluta dicendo ”A tra poco!”. Mi
piace. Però mi chiedo perché il suo nome sia la versione femminile di quello
del padre di Clitennestra.
Comunque
è molto brava.
Saluti
gianni
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