giovedì 21 maggio 2020

L'eterna pretesa della Confindustria: privatizzare i profitti e socializzare le perdite





Riporto qui alcune parole della prima pagina del quotidiano “la Repubblica” di oggi, 21 maggio 2020.
Titolo: “Bonomi: no allo Stato nelle imprese”.
Incipit del pezzo: “Sì agli investimenti pubblici, ma no allo Stato padrone". 
Così il neoeletto presidente di Confindustria, Carlo Bonomi
"Solo le imprese possono dare reddito e lavoro a milioni di italiani”.
 Commento: a me e a moltissime altre persone la scuola pubblica ha dato lavoro per tanti decenni, la sanità pubblica ha dato lavoro a centinaia di migliaia di cittadini e ne ha curati milioni guarendone la maggior parte.
Ma questo grido di prepotenza citato sopra equivale alla pretesa della Confindustria ammaestrata dalla FIAT: “ noi privatizziamo i profitti e lo Stato socializzi le perdite”. Questo è sempre stato il succo del tutto, venendo al costrutto. “Ed è, né cangia stile”, come diceva Leopardi alla sua “diletta luna”. Ma un governo che sia appena un po’ di sinistra deve rispondere “No!” a tale sopruso.
Saluti
giovanni ghiselli  

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