lunedì 25 maggio 2020

“Grazie davvero!” detto e ripetuto più volte, con enfasi, è un indizio di insincerità

Come ogni domenica di questi giorni di semireclusione, dopo la corsa serale, ho guardato la prima mezzora di Che tempo che fa.
Lo faccio per  poi criticare Fabio Fazio non senza una certa faziosità malevola perché questo personaggio proprio non mi piace: mi appare come una delle mie possibili antitesi. Può darsi che in questa antipatia entri pure dell’invidia siccome il presentatore è più giovane di me e ha maggiore visibilità. Se c’è lo fqovno" è a livello inconscio e nell’inconscio, nel latente può stare di tutto. Certo è che al posto suo io educherei un popolo intero. Ma anche voi lettori del blog siete vicini al milione e, se continuate a leggermi, questo significa che sono in grado di darvi qualche cosa di buono
Ma veniamo al dunque. Ieri ho notato un particolare dal quale deduco, non solo nel caso di Fazio, che una persona è insincera. Mi pare dunque una patente di falsità salutare uno che se ne va dicendogli “grazie davvero” tre o quattro volte. Quel davvero reiterato è una excusatio non petita, un indizio se non una prova che in quanto dice quella tal persona non c’è mai una sostanziale e completa verità.
giovanni ghiselli  

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