Come ogni domenica di questi giorni di semireclusione,
dopo la corsa serale, ho guardato la prima mezzora di Che tempo che fa.
Lo faccio per poi criticare Fabio Fazio non senza una certa
faziosità malevola perché questo personaggio proprio non mi piace: mi appare
come una delle mie possibili antitesi. Può darsi che in questa antipatia entri
pure dell’invidia siccome il presentatore è più giovane di me e ha maggiore
visibilità. Se c’è lo fqovno" è a livello inconscio e nell’inconscio, nel latente
può stare di tutto. Certo è che al posto suo io educherei un popolo intero. Ma
anche voi lettori del blog siete vicini al milione e, se continuate a leggermi,
questo significa che sono in grado di darvi qualche cosa di buono
Ma veniamo al dunque. Ieri ho notato un particolare dal
quale deduco, non solo nel caso di Fazio, che una persona è insincera. Mi pare
dunque una patente di falsità salutare uno che se ne va dicendogli “grazie
davvero” tre o quattro volte. Quel davvero reiterato è una excusatio non petita, un indizio se non una prova che in quanto dice
quella tal persona non c’è mai una sostanziale e completa verità.
giovanni ghiselli
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