Scrivo una breve
risposta a queste parole di origine governativa che leggo a pagina 11 del
quotidiano “la Repubblica”
di oggi, 30 maggio: “Il quadro sarà tenuto sotto controllo fino all’ultimo. ‘ Ma
ventimila malati non possono tenere prigionieri dieci milioni di lombardi’ ”.
Rispondo che ventimila
malati-un numero messo in vetrina con ampio sconto oltretutto- non devono avere
la possibilità di esporre decine di milioni di Italiani al rischio di contrarre
l’infezione. Se due altre settimane di attesa possono danneggiare seriamente il
turismo e l’economia, una ricaduta- che Dio non voglia- sarebbe una vera catastrofe per tutti
noi.
giovanni ghiselli
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