Trovo
questi termini che vorrebbero indicare un progresso in una intervista
rilasciata a Francesco Manacorda da Francesco Starace “alla guida dell’Enel dal
2014” (“la Repubblica” 27 maggio 2020, pagina 9 con tanto di fotografia del
“numero 1 dell’Enel”).
Sentiamo alcune parole dell’illustre Starace : “La
digitalizzazione della pubblica amministrazione è in corso da molto tempo ma
adesso il cambiamento è arrivato davvero. Prendiamo il caso della scuola:
professori e alunni non avevano studiato prima come fare le lezioni online, ma
adesso dall’esperienza fatta possono nascere idee ed opportunità. Sarà sempre
necessario fare sempre gli incontri con i docenti riunendosi tutti insieme a
scuola?”.
Una domanda carica di antiumanesimo assoluto. Viene
raccomandata l’asocialità, l’individualismo e l’egoismo estremo.
Tra l’altro il termine digitalizzazione, almeno per quanto
riguarda la scuola, fa pensare a una sorta di onanismo didattico. Credo che la
crescita del “digitale” sia davvero uno sviluppo abnorme, senza alcun progresso
come quello denunciato a suo tempo da Pasolini.
Si vuole umiliare sempre più e infine annientare la cultura
umanistica con la possibilità di pensare, di criticare, con la
socialità, la simpatia tra gli umani e in definitiva l’amore.
Orwell mi ha messo in guardia già diversi anni or sono. Platone mi
ha confermato nella convinzione che parlare male fa male all’anima.
Si rischia di arrivare alla Neolingua (Newspeak) conseguente alla
distruzione delle parole (the destruction of words) e al rovesciamento dei
significati di quelle ancora usate.
“WAR IS PEACE
FREEDOM IS SLAVERY
IGNORANCE IS STRENGTH” (Orwell, 1984, Part I, 1)
Sicché: digital revolution is wealth, is good school, is
happiness, is love secondo certi personaggi di oggi ostili alla paideia,
al logos, al pathos e al mythos.
La tecnica a parer mio deve rimanere al servizio della
cultura, una volta che questa sia stata formata nelle menti di docenti e
discenti da anni di studio di pensiero e dialettica interpersonale, con l'aiuto
dei grandi autori-accrescitori.
Concludo citando queste parole scritte voluttuosamente
dall’oppositore Winston in grandi, chiare lettere maiuscole
DOWN WITH BIG BROTHER
giovanni ghiselli
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