“L’eroe è la più alta apparenza della volontà”. (Nietzsche, La nascita della tragedia, capitolo 13
A proposito della forza della volontà, del suo carattere ontologico di cui scrive Nietzsche ancora sulla scia di Schopenhauer, qualche sera fa ero a cena da una amica che frequento da decenni. Mi ha detto: “quando ti conobbi, sulla metà degli anni Sessanta1 eri uno schifo di ragazzo: un disgraziato dall’aria senile e depressa, obeso, sudicio, maleoodorante; pochi anni dopo eri un giovanotto gagliardo, piacente, colto e raffinato:
quasi irriconoscibile. Sicché mi congratulai dicendoti: al posto tuo-novello Dorian Gray- invecchia la tua fotografia”. E me ne mostrò una datata 14 maggio 1966. Quindi aggiunse: “ intorno al 1968 facesti un patto con il diavolo?”.
Sullo sfondo si intravvedeva “la cartolina della Bella Otero- alle specchiere…che malinconia!” 2
Trattenni un moto di orrore davanti all’immagine di quel povero ragazzo reso deforme dal dolore; poi mi sono ricomposto, e, con un sorriso grato, compiaciuto, ho risposto: “No, il diavolo non c’entra. Ci ho messo la volontà, cara amica di allora e di sempre, la nostra intima, insopprimibile essenza che è la volontà”.
Note
1Cfr. l’incipit del mio Lehrjahr, anno di apprendistato
2 Cfr. Guido gozzano, La signorina Felicita, 41-42
Bologna 14 aprile 2023 ore 11, 05 giovanni ghiselli
p. s
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