sabato 3 maggio 2025

Altre parole dell’Ulisse di Joyce nelle quali riconosciamo le nostre lingue antiche.

Dal terzo episodio Proteo. La spiaggia.

 

Intanto Proteo Proteo  nel IV canto dell’Odissea è il vecchio marino verace "gevrwn a{lio" nhmerthv""(v. 349) una divinità marina profetica e pure elusiva di cui racconta Menelao a Telemaco, ospite suo e di Elena a Sparta. Proteo è una figura assolutamente rivelatrice, del resto difficile da essere afferrata e consultata.  l’Atride giunto e bloccato, inceppato dagli dèi nell’isola di Faro, viene a sapere da Eidotea, figlia di Proteo, come farsi rivelare lo scampo e il  futuro dal vecchio marino. Menelao dovrà tendergli  insidie.

La ninfa Eidotea racconta che il padre esce dal mare a mezzo il giorno nascosto nell’incresparsi bruno- melaivnh/ friki; kalufqeiv~ 402- di Zefiro. Quindi va a dormire in una delle cave spelonche in mezzo alle foche dai piedi natanti. L’Atride con i suoi compagni più forti dovrà sorprendere il vecchio nel sonno e bloccarlo. Proteo prenderà varie forme, ma i Greci non dovranno mai allentare la presa.

Quando il vecchio marino riprenderà il proprio aspetto, sarà lui stesso a fare domande, poi Menelao potrà chiedergli chi tra gli dei lo perseguita e come gli sarà possibile ripartire.

 

L’Atride segue le istruzioni  con difficoltà per il fetore micidiale delle foche- fwkavwn ojlowvtato~ ojdmhv -(442).

 La buona ninfa Eidotea  lo aiutò ancora istillando ambrosia soavemente odorosa sotto le nari a ciascuno dei Greci. Quindi questi si stesero in mezzo alle grasse foche. A mezzo giorno il vecchio arrivò, contò le foche e i Greci per primi  distesi tra quei mostri marini ejn khvtesin- 452. Poi si stese anche lui.

Come venne afferrato, Proteo divenne chiomato leone, serpente, pantera e immane cinghiale, quindi acqua e albero d’alto fogliame, ma gli assalitori lo tenevano stretto con animo costante.

Finalmente Proteo risponde a Menelao dicendogli che deve tornare da Faro  in Egitto e fare sacrifici agli dèi- sacre ecatombi- iJera;~ eJkatovmba~-478.

Che cosa significa questo? può significare che la ricezione dei segni richiede grande attenzione e impegno e fatica, che siano essi divini o naturali. Bisogna vederli, notarli e pensarli per interpretarli.

La generazione malvagia e adultera condannata da Cristo non vedeva i segni dei tempi (N. T., Matteo, 16, 4)

Avvertenza: nella Georgica  IV di Virgilio è ripetuta la storia del vecchio Proteo verace ma riluttante. Aristeo lo deve catturare e farsi rivelare come espiare la morte di Euridice da lui provocata.

 

Ora vediamo qualche parola inglese dove è ravvisabile l’impronta antica

Diaphane p. 34- greco faivnw mostro, faccio vedere.

 

Basiliskeyed  37 detto di un prete dagli occhi di basilisco.

  basilivsko~ significa reuccio.

 Nella Pharsalia di Lucano  basiliscus – è un serpente che  emette sibili  capaci di atterrire tutti gli altri serpenti, ante venena nocens (IX 725) e nuoce ancora prima del veleno, late sibi summŏvet omne-vulgus et in vacua regnat basiliscus harena (725-726) quindi allontana da sé per largo tratto ogni folla  e regna sulla sabbia desolata.

 

Invented 37 cfr. latino invento

 

Included 37 latino inclūdo, racchiudo, incastono

 

I could not save her, 42, io non potevo salvarla

Latino salvus, integro, greco o{lo~

Gli olocausti non risparmiano nessuno, dal tempo dei tempi a oggi: kaivw significa brucio, incendio. Le popolazioni votate allo sterminio non ricevono pietà in questa serie di atti sadici che formano gran parte della storia. Dall’uccisione del bambino Astianatte a questa dei giovani israeliani poi dei civili palestinesi con una ritorsione moltiplicata.

Ricordo che la vecchia regina di Troia nonna di Astianatte nella “sua” tragedia prega i vincitori greci di non ammazzare anche sua figlia Polissena con queste parole che ho fatto mie e ripeto da anni: “mhde; ktavnhte: tw'n teqnhkovtwn a{li" "  Ecuba, v. 278), non uccidete: ce n’è abbastanza di morti   

 

Rag straccio, di pagina 43 ricorda il greco rJavko~   straccio ma la somiglianza di suono is accidental nota Skeat che ne sa più di me.

 

Sand 43 cfr, greco a[maqo~ sabbia.

 

Fury 43 evidentemente ha a che vedere con il  latino furia  e furo sono furioso.

 

Melon 43, popone cfr. greco mh`lon  e latino melo- melonis

 

Smiled 43 cfr. greco meidiavw, sorrido.

 

 

Rancid 43 latino rancidus

 

Morose 44 in inglese significa tetro, cupo, sontento come il latino mōrōsus da  mōs. Ma in latino c’è pure mŏrōsus lento da mŏra, indugio e Joyce  impiega questo significato citando la morosa delectatio della Summa teologica di Tommaso. Dunque piacere indugiante. Del resto sono parole “fratesche, furbesche”.

 

Shadow 44 cfr. greco skovto~ oJ , tenebra.

 

Star 44 cfr. greco ajsthvr -evro~ oJ e latino stella.

 

Bologna 3 maggio 2025 ore 18, 55 giovanni ghiselli.

p. s.

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