Sento il dovere di additare all’infamia quanti cercano di giustificare il massacro di 50 mila Palestinesi inermi: in maggioranza infanti, bambine, bambini e donne.
Alcuni continuano a stabilire un nesso tra questa strage e quella subita dagli Israeliani il 7 ottobre 2023.
Un massacro, questo inflitto da Hamas, che tutti abbiamo giustamente condannato e seguitiamo a esecrare.
Ma si deve chiarire che quell’orrenda strage subita dagli Israeliani non è stata compiuto dagli infanti, dalle bambine, dai bambini ammazzati in seguito per mesi dalle bombe gettate perfino dentro gli ospedali.
Nemmeno i medici, i giornalisti e tante altre persone inermi uccise, uomini e donne, c’entrano con i crimini compiuti da Hamas.
C’è chi tira fuori perfino le nefandezze compiute dai nazisti di Hitler per “giustificare” lo sterminio dei Palestinesi innocenti.
Spero che quanti mi leggono ci pensino su.
I fautori dell’attuale genocidio sono complici di questo crimine e chi resta in silenzio davanti a tale orrore pecca di omissione della condanna di un abominio che disonora l’umanità.
Se il vocabolo genocidio non è linguisticamente corretto, potete usarene un altro, tanto la sostanza non cambia.
Certo è che non si tratta di un’opera di bene.
Bologna 6 maggio 2025 ore 18, 26
p. s.
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