Si inneggia alla libertà dell’Occidente e non si riconosce la legittimità di culture diverse dalla nostra. Si vuole imporre l’unicità del pensiero.
Le culture diverse non vanno eliminate o criminalizzate: devono essere comprese.
A proposito della diversità delle culture si può ricordare che Franz Grillparzer nella sua Medea[1] mette in rilievo "la storia di una terribile difficoltà o impossibilità di intendersi fra civiltà diverse, un monito tragicamente attuale su come sia difficile, per uno straniero, cessare veramente di esserlo per gli altri"[2].
Non ogni libertà è pregevole: non quella di comprare armi nei supermercati per poi andare a sparare nelle scuole a scolari e maestri. Questo è uno degli aspetti della “dolce libertà” del paese ora leader dell’Occidente.
“Laudata sii, Diversità/delle creature, sirena/del mondo! Talor non elessi/perché parvemi che eleggendo/io t’escludessi,/o Diversità, meraviglia/sempiterna”[3].
“L’esperienza dei totalitarismi ha messo in rilievo un carattere fondamentale della democrazia: il suo legame con la diversità. La democrazia presuppone e nutre la diversità degli interessi così come la diversità delle idee. Il rispetto della diversità significa che la democrazia non può essere identificata con la dittatura della maggioranza sulle minoranze; la democrazia deve comportare il diritto all’esistenza e all’espressione per le minoranze e per i contestatori, e deve permettere l’espressione delle idee eretiche e devianti. Come si deve proteggere la diversità delle specie per salvaguardare la biosfera, così si deve proteggere la diversità delle idee e delle opinioni, nonché quella delle fonti dell’informazione (stampa, media) per salvaguardare la vita democratica”[4].
Nella Festa nazionale dell’Unità, tenuta a Bologna alla fine dell’estate del 2007, l’illustre pedagogista e amico Franco Frabboni disse che la libertà non può non coniugarsi con la diversità. Ma ora quel tempo è lontano.
Ora gli omosessuali hanno ottenuto giustamente il rispetto della loro scelta sessuale mentre vengono criminalizzate o ridicolizzate le eresie nel campo del pensiero.
Bologna 22 febbraio 2023 ore 17, 43
p. s
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