Ifigenia rimase sconcertata da questa mia provocazione erotica che era anche evasiva rispetto alla sua volontà di un chiarimento sentimentale. Mi fece un sorriso malinconico che manifestava la sua delusione. Sicuramente le dispiaceva il mio eludere la sua offerta di amore lasciandola senza risposta per deresponsabilizzare me stesso e ridurre quel nostro incontro a un’abbuffata sessuale. Ora comprendo che le facevo del male e so che questo mi sarebbe tornato addosso per il contrappasso.
Ifigenia aveva ragione dicendo che sarebbe stata cosa buona credere nella durata del nostro amore: lo avrebbe reso più forte e accresciuto la nostra gioia.
Ora capisco che quella ragazza bella e vivace, la giovane donna che mi stava davanti, che mi piaceva molto mentre ne ammiravo il fiorire rigoglioso dei seni, la potenza delle cosce lisce, sode e tornite, il luccicare dagli occhi neri, il lampeggiare dei denti voraci di vita, cercava il mio appoggio e io avrei dovuto aiutarla a trovare un equilibrio, uno stile suo, una forza morale da coniugare con l’ordine mentale e sentimentale che dovevo imporre a me stesso dopo tante pose e scene erotiche, estetiche e culturali, tutte piuttosto superficiali e confusionarie.
E forse il più immaturo tra i due, il più spaventato dalla vita ero io.
Bologna 13 febbraio 2023 ore 20, 18 giovanni ghiselli.
Sempre1323049
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