La logica di chi vuole che la guerra continui è ancora quella denunciata dal contadino pacifista Trigeo nella commedia Pace (421 a. C.) di Aristofane: il fabbricante di lance - doruxov~ e il mercante di scudi kavphlo~ ajspivdwn sono fautori del conflitto : i{n j ejmpola`/ bevltion, ejpiqumei` macw`n ( 447-448), per vendere meglio il profittatore brama le guerre.
Profittatori del resto non sono soltanto i mercanti di armi: lo sono anche i politici asserviti alle potenze bramose di guerra.
Il conflitto denunciato da Aristofane del resto del resto è molto meno micidiali di questi ultimi che con i bombardamenti colpiscono, ammazzano e mutilano i civili prima di tutti, e tra questi i bambini e i vecchi.
E con profitti più o meno grandi per chi lucra in un modo o in un altro.
Alla fine di questa commedia antica il mercante di armi- o{plwn kavphlo~- è addolorato perché la corazza da dieci mine può essere proprio adatta a cacarci dentro- ejnapopatei`n ga;r ejst j ejpithvdeio~ pavnu (1228). Parole di Trigeo
Bologna 6 ottobre 2022 ore 9, 57
giovanni ghiselli
p. s.
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