Voglio chiarirvi questo aforisma con la mia storia. Un’amica qualche sera fa a cena mi accusò di essere un maniaco, uno che iam facilitate adulteriorum in fastidium versus ad incognitas libidines profluebat "[2], oramai volto alla noia per la facilità degli adultèri, si lasciava andare a dissolutezze inaudite.
Ora vi racconto come è andata. Fin da bambino mi piacevano molto le femmine: le bambine allora.
Ebbene, a scuola le guardavo tutte e, siccome avevo un tic all'occhio destro, sembrava che fossi tanto inverecondo da fare l'occhiolino a ciascuna di loro.
Se ne accorse il prete che insegnava religione e mi denunciò al direttore. Questo chiamò le mie zie di incrollabile fede cattolica, ci fu un consulto in famiglia e fu deciso: "monachello mi fecero far".
Venni rinchiuso un convento, diacono triste, sciacquino solitario e addetto ai servizi più umili.
Fino al 1968, l'anno della mia salvezza, quando la contestazione entrò anche nei monasteri. Allora noi chierici di ogni tipo potemmo evadere da quella prigione e ci demmo a vagare liberamente per le università. Personalmente da Bologna a Budapest, a Praga, a Debrecen a Helsinki. Nel frattempo erano caduti molti tabù e potei dare un sano sfogo all'istinto represso, umiliato e offeso per diversi lustri. I tempi erano cambiati e non mancarono alcuni santi sacerdoti e caste monache che benedicevano la mia lussuria.
Uno sfogo infatti innocuo, anzi benefico.
La guerra invece e l'odio vengono dal sesso andato a male e malefico.
Mi piace indicare la causa più vera di ogni evento e mi è piaciuto commentare con il mio caso particolare il significato universale dell'aforisma di uno dei miei maestri più cari.
Dal 28 febbraio al 18 aprile 2023 terrò un corso su Nietzsche.
Bologna 17 ottobre 2022
giovanni ghiselli ore 18, 45
p. s.
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[1] Di là dal bene e dal male, Aforismi e interludi, 168.
[2]Cfr Tacito, Annales
, XI, 26. a proposito di Messalina
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