Quaedam enim a diis immortalibus ita suspensa relicta sunt, ut in bonum vertant, si admotae diis preces fuerint, si vota suscepta;
ita non est hoc contra fatum, sed ipsum quoque in
fato est. Aut futurum, inquit, est aut non;
si futurum est, fiet, etiamsi vota non suscipis; si
non est futurum, etiamsi susceperis vota, non fiet.
Falsa est ista interrogatio, quia illam mediam
inter ista exceptionem praeteris: futurum hoc est,
sed si vota suscepta fuerint (Naturales quaestiones, II, 37, 2-3)
alcuni avvenimenti sono stati lasciati in sospeso dagli dei immortali, in modo che si volgano in bene se saranno state rivolte delle preghiere agli dèi , se ci saremo impegnati con delle promesse: così non si va contro il fato , ma questo stesso fa parte del fato.
“O il futuro si avvera - obietta uno - o no (cfr. “to; mevllon h{xei di Eschilo, Agamennone, 1240); se c’è già un futuro, avverrà anche se non ti impegni con degli auspici; se quel futuro non c’è, anche se ti sarai impegnato promettendo, non avverrà”.
Questo sillogismo è falso perché tralasci quella condizione che sta in mezzo: questo avverrà solo se si saranno presi gli auspici.
Personalmente faccio auspici ogni giorno perché si giunga alla pace e ogni giorno scrivo per divulgare questa preghiera che è una richiesta di vita. La rivolgo non solo agli dei immortali ma anche agli uomini mortali affinché non accrescano e non affrettino la mortalità di nessuno.
Saluti cari a tutti quanti mi leggono e giustificano e incoraggiano le mie fatiche umanamente spese
Bologna 11 ottobre 2022 ore 19, 26
giovanni ghiselli
p. s
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