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Altrettanto fa la culinaria che falsifica la Medicina; la retorica che trucca la Legislazione; la sofistica che è contraffazione della Giustizia.
Voglio aggiungere a queste quattro falsificazioni quella mortificante della guerra che è contraffazione dell’agone sportivo il quale si fonda sulla lealtà degli agonisti, ha bisogno di arbitri imparziali e si svolge sotto gli occhi di un pubblico che può giudicare mentre vede quanto accade.
Non è un caso che la guerra escluda degli atleti: quelli che non hanno nessuna colpa, eppure non devono vincere.
Le guerre, l’ho già ricordato diverse volte, sono fatte di propaganda “famā bella constant” e vengono presentate attraverso menzogne, invenzioni, reticenze, calunnie o apoteosi. Tutto questo spudoratamente.
Ieri la televisione ci ha mostrato un mucchio di denti d’oro che possono avere qualsiasi provenienza ma sono stati attribuiti senza ombra di dubbio a massacri compiuti dai Russi e assimilati a quelli di Auschwitz che invece venne liberata dai Russi.
Non so se questa sia una falsificazione, non posso dirlo.
Però posso dire che l’assassinio della giovane Dasha Dugina secondo la stessa intelligence Usa è stato architettato e compiuto dai poteri ucraini, mentre i primi commenti del crimine lo attribuirono a quelli russi.
Come quando Vespa gridò che Valpreda aveva compiuto la strage poche ore dopo l’esplosione nella banca dell’Agricoltura nel centro di Milano.
Ora il medesimo grida contro chi prova a mettere in dubbio l’invio delle armi la santità di questa guerra.
Bologna 6 ottobre 2022 ore 10, 33
giovanni ghiselli
p. s.
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