NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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lunedì 31 ottobre 2022

Tornano le Settimane pedagogiche a Bologna

Su “la Repubblica” di oggi, a pagina 7 di Bologna cronaca, leggo:

“Tornano le Settimane pedagogiche”.

 

Ho insegnato a Bologna dal 1976 al 2010 nella scuola pubblica.

Ho fatto molta esperienza sul campo.

Voglio dare un consiglio a chi farà delle proposte.

 

La prima meta da indicare ai giovani è l’uso corretto e chiaro della parola.

Per arrivare a questo risultato si devono leggere molti libri buoni e il primo compito dei pedagogisti è quello di invogliare a farlo. La via per raggiungere-metodicamente- questo primo traguardo è mostrare che la parola chiara, significativa, elegante che apprendiamo leggendo, migliora tutta la nostra vita.

I giovani devono imparare a vincere il mutismo l’afasia da una parte, e ad evitare l’urlo furente e  la chiacchiera insignificante dall’altra

Questo si impara leggendo molto. Successivamente verranno l’educazione politica, quella estetica e quella morale. Insomma la cultura.

 Ma prima bisgna abituarsi a parlare bene frequentando gli autori ottimi, leggendoli e assimilandoli: questo è necessario perché il parlare male fa male a chi parla, e disgusta o annoia chi ascolta.

 

A pagina 3 leggo “I comuni possono essere laboratori per una sinistra più popolare”. Sono parole di Isabella Conti.

 Popolare non deve essere banale.

 

I dirigenti di un partito che voglia persuadere gli elettori a votarli dunque deve saper parlare in maniera chiara, ma non pedestre e ordinaria, bensì efficace, elegante, coinvolgente la sfera emotiva e quella mentale del pubblico. Come faceva il Pericle di Tucidide dicendo, per esempio, “amiamo il bello con semplicità e la cultura senza mollezza”. La bella forma è quasi sempre adeguata ai contenuti belli che la generano.

Lo dico in termini ancora più diretti: parlare bene è erotico e umano, parlare male è antierotico oltre che antiumano.

Credo che queste mie poche parole debbano essere condivise e insegnate da ogni pedagogista che non si limiti a ripetere luoghi comuni.

 

Bologna 31 ottobre 2022  ore 18, 15

giovanni ghiselli


p. s.

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