martedì 6 giugno 2023

La missione di pace.


 

Un laico, un religioso, o un politico che voglia portare i contendenti al tavolo della pace dovrebbe presentarsi come neutrale. Quando non è ammessa alcuna neutralità e il pacificatore non è imparziale questo non può avere successo. La frase: “prima ascoltiamo le istanze degli aggrediti” pronunciata dal cardinale Zuppi secondo quanto leggo su “la Repubblica” di oggi, non è diplomaticamente azzeccata. Magari oggi Zelenskj si rimangerà il rifiuto della mediazione offertagli dal Papa. Ma ora il Vaticano sarà rifiutato da Mosca quale mediatore. Invece il conciliatore se vuole avere successo- e il successo è la pace- deve essere gradito a entrambi i contendenti.

Un cattolico potrebbe dire : partiamo dall’aggressore perché è il più lontano da Dio e ha maggior bisogno di noi. Cristo non privilegiava a priori quelli cui il mondo dava ragione.

 Dicit illis Iesus: amen dico vobis, quia pubblicani et meretrices praecedent vos in regnum Dei” (NT, Matteo, 21, 31).

 

Veniamo a un politico ateniese di chiara fama.

Nel anno 594 a. C. Solone fu nominato arconte (a[rcwn) con l'incarico di pacificatore e legislatore (diallakthv" kai; nomoqevth"): i possidenti  lo accettarono in quanto benestante, i poveri, siccome galantuomo: doveva fare da paciere tra nobili e popolo, tra indebitati insolventi che finivano in schiavitù e creditori spietati.

 In effetti Solone invitò gli uni e gli altri a non essere smodati biasimando e punendo la prepotenza di entrambi. Si sentì un servitore della comunità, e, per dare un esempio di moderazione,  dopo avere portato a termine il suo compito, si ritirò dal potere e dalla città. Non accettò la tirannide che molti gli offrivano dicendo agli amici " la tirannide è una bella fortezza ma non ha via d'uscita"(Plutarco, Vita di Solone , 14).

Oggi dobbiamo usare equilibrio, saggezza e intelligenza lungimirante per arrivare alla pace prima che intervengano le armi atomiche.

Bologna 6 giugno 2023 ore 17, 53 giovanni ghiselli

p. s.

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