domenica 18 giugno 2023

La paura del matrimonio e pure della convivenza.


 

Certi uomini, osano contatti ravvicinati, anche molti, però  brevi, con le donne; una relazione lunga è problematica e fa paura; quanto a una convivenza tale che funzioni bene, essa è   ajgw;n mevgisto" ( Euripide, Medea v. 235) la gara massima.

 

 Pure Antifonte sofista afferma che le nozze sono un grande agone: "mevga" ga;r ajgw;n gavmo" ajnqrwvpwn" [1].

 

Cfr. l’augurio di Odisseo a Nausicaa nel VI canto dell’Odissea  quando il naufrago augura all'adolescente che lo sta aiutando un accordo costruttivo con un uomo:"A te gli dèi concedano tanto quanto tu desideri nel tuo cuore,/un uomo e una famiglia e la concordia (oJmofrosuvnhn) degli animi vi diano/nobile (ejsqlhvn): infatti non c'è nulla di più forte e prezioso di questo,/di quando concordi nei pensieri (oJmofronevonte) reggono la casa/l'uomo e la donna: molto dolore per i malevoli,/e gioie per i benevoli; ma soprattutto ne hanno buona fama[2] loro"(vv. 180-185).  

 

Infine le parole della Nutrice di Medea nel prologo della tragedia di Euripide

“ questa appunto è la più grande salvezza:

quando la donna non sia in disaccordo con l'uomo” o{tan gunh; po;~ a[ndra mh, dicostath`/- (Medea-14-15)   

Omero dunque auspica la concordia, Euripide si accontenterebbe della non discordia ma anche questa è difficile assai.

Stabilire una relazione immaginandola duratura è un osare rischioso, quasi estremo.

Bologna 18 giugno 2023 ore 11 . giovanni ghiselli

p. s.

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[1]Intorno alla Concordia  fr. 49 Untersteiner.

[2] Cfr. la “Civiltà di vergogna” nella scheda successiva al v. 439.

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