giovedì 8 giugno 2023

Osare non aggregarsi.


Alcune parole sono vietate. La parresia è limitata. Malvisto è chi dice che la guerra è lo scelus maximum e che bisogna fare di tutto per porle termine. Io lo affermo.

Vietato è dire che il caldo favorisce la vita.

E’ accaduto durante le varie ere  del pianeta che ha raggiunto il più alto rigoglio nelle epoche meno fredde. Ma basta vedere come rinasce e assume colore e bellezza la natura quando arriva la buona stagione.

 Eppure il motto di moda oggi è che il caldo fa male, fa ammalare, fa morire. Ieri sera tra le 20 e le 21 ero nel treno regionale che mi riportava da Rovigo a Bologna. Ero vestito come di solito in autunno. Il cielo è stato nero tutto il giorno e l’aria non era abbastanza calda da consentire vestimenti leggeri, quelli estivi, di giugno, che si associano a lieti pensieri e ci fanno sentire più liberi e magari apparire più giovani e belli. Alla stazione di Rovigo poco prima delle 8 di sera c’erano una ventina di gradi. Ma salito sul treno ho trovato un turbinio di aria che  soffiata dall’alto abbassava fino a 15 gradi la temperatura ponendola al confine del freddo. Avevo indosso una maglia di cotone, una di lana, un giubbotto foderato, calzoni di velluto, calze lunghe di lana, scarpe di cuoio con suola di gomma e sentivo freddo.  Mi ero premunito ma non abbastanza.

Avrei dovuto coprirmi ancora di più ma sarei entrato madido di sudore. Questo condizionamento in peggio dell’aria estiva vuole condizionare i nostri cervelli che devono subire oppressione, malumore, malessere. Per cercare una compensazione nel consumare di tutto. Il freddo naturale non basta: si deve creare e spargere quello artificiale per avvilirci. Chi ama il caldo, passa per matto perché è fuori dal sistema. Il caldo  infatti secondo il sistema è un male siccome ci permette di uscire dal bozzolo, di svolazzare contenti come farfalle, una volta liberi dagli indumenti pesanti, opprimenti.

Arrivato a Bologna ritrovai i 20 gradi e ne ebbi conforto.

Questa notte però ho pagato il freddo sofferto e ho tossito a lungo dormendo poco. Ho maledetto la mefitica, patogena aria condizionata.

Per il viaggio in aereo che dovrò fare dopodomani da Bologna a Catania dovrò premunirmi meglio  e di più. Un pensiero molesto. Telefonerò in albergo diffidandoli dal mettere aria condizionata in camera mia. Aprirò, spalancherò le finestre. Sembro pazzo. Appunto sembro.

Bologna 8 giugno 2023 ore 19.


 

 

 

 

 

 

 

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