Il conformismo porta alla noia, all’indifferenza al non osare nulla che sia fuori dalla mediocrità e conduce al rimpianto del tempo in cui si osava trasgredire. Sentiamo Michele Ardengo il giovane del romanzo di Moravia Gli indifferenti scritto durante l’affermarsi della dittatura fascista:“Come doveva essere bello il mondo –pensava con un rimpianto ironico (…) quando non si pensava tanto, e il primo impulso era quello buono; quando la vita non era come ora ridicola, ma tragica, e si moriva veramente e si uccideva, e si odiava, e si amava sul serio, e si versavano vere lacrime per vere sciagure, e tutti gli uomini erano fatti di carne ed ossa e attaccati alla realtà come alberi alla terra”. A poco a poco l’ironia svaniva e restava il rimpianto ; egli avrebbe voluto vivere in quell’età tragica e sincera, avrebbe voluto provare quei grandi odi travolgenti , innalzarsi a quei sentimenti illimitati…ma restava nel suo tempo e nella sua vita, per terra” ( capitolo XII).
Sentiamo anche Kierkegaard:" Lasciamo che gli altri si lamentino che i tempi sono cattivi; io mi lamento che il nostro tempo è miserabile poiché è senza passioni (...) è per questo che la mia anima torna sempre all'Antico Testamento e a Shakespeare. Là si sente che quei che parlano sono uomini; là si odia, là si ama, si ammazza il nemico e si maledice la sua stirpe per tutte le generazioni, là si pecca"[1].
Una volta si ammazzava per odio. Oggi qui in Italia viene ammazzato un bambino per assoluta indifferenza nei confronti della vita umana.
Bologna 16 giugno 2023 ore 19, 26.
p. s.
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