Nel quotidiano “la Repubblica” di ieri leggo questo titolo a pagina 24:
“Accoltella compagno di classe a 12 anni
‘Ha fatto la spia, mi sono vendicata’ ”
L’articolo sottostante firmato da Marco Carta racconta il fattaccio.
Non posso non citare Shakespeare
Where we are, there' s daggers in men's smile" (Shakespeare, Macbeth: II,4), qui dove siamo, vi sono pugnali nel sorriso degli uomini.
Aggiungo un breve commento.
Ho scritto diverse volte che la violenza è di moda.
La guerra che arriva al genocidio e non è mai condannata tanto da farla aborrire, anzi viene spesso celebrata, è la madre e continua matrice di tutte le violenze.
Le uccisioni, le distruzioni, i massacri impuniti suscitano una perversa volontà imitativa nelle persone sadiche. La guerra del resto e il sadismo che le è associato hanno segnato con un marchio orrendo la storia del mondo dalla civiltà micenea in avanti per quanto leggo nelle miei autori, poeti, storiografi, romanzieri.
Nel medesimo quotidiano di oggi leggo a pagina 25:
“Il controllore accoltellato.
‘sui treni troppa violenza
Ho ancora tanta paura’ ”
Pure io ho tanta paura.
Anche perché questa moda dilaga e chi dovrebbe contrastarla con l’educazione lascia andare in malora la scuola e annienta la buona paideia lasciando alla pubblicità e alle altre propagande di malafede, spreco e prepotenza il compito diseducativo nei confonti dei cervelli e dei cuori umani.
Cerco di fare il più e il meglio possibile con questo blog, con face-book e con le conferenze. Spero di avere la salute e la forza di seguitare fino all’ultimo giorno di vita.
La volontà non mi manca né la capacità. Voi lettori che ci siete ogni volta, giustificate e incoraggiate questo lavoro. Gli ascoltatori pure.
Bologna 6 novembre 2024 ore 17, 30 giovanni ghiselli
p. s.
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