1. Il metodo mitico (T. S. Eliot) è un metodo comparativo.
2. Le rovine. Salvatore Settis: le rovine sono la cosa più viva della storia.
3. Elogio della tradizione e necessità della fatica. Povno~ e labor. Esiodo. Sofocle. Eracle al bivio. Orazio. Il sogno di Alessandro Magno in Arriano. Il discorso del condottiero macedone sul fiume Ifasi. Alessandro avrebbe procurato fatica anche ai poeti.
Dante e il “poema sacro”. Machiavelli e il dovere di “insudare nelle cose”. Leopardi e il prezzo di un’opera egregia (Il Parini ovvero della gloria).
4. Necessità della conoscenza della Storia.
4. 1. Lo studio della storia presenta varie possibilità di approccio: da quello politico ed economico, al sociologico, all’antropologico, allo psicologico. Rostovzev. Auerbach. S. Mazzarino. Tacito e la crisi dell’agricoltura italica. La storia degli anelli d’oro in Plinio il Vecchio e nel Satyricon.
Luperini: il legame profondo e necessario tra disciplinarità e interdisciplinarità. La necessità della conoscenza dei contenuti.
La SSIS (la Mastrocola e il sottoscritto). La storia esemplare con modelli e contromodelli. Tito Livio, Tacito e la grandezza del passato rispetto alla sopravvenuta decadenza. Il filum di tradizionalismo che unisce Catone- Sallustio-Livio e Tacito.
Polibio: la storia come correzione (diovrqwsi"). Posidonio e Diodoro: gli storiografi quali benefattori dell’umanità.
Tucidide e la maggiore grandezza del presente rispetto al passato. Plutarco e i suoi estimatori: Montaigne, Shakespeare, Vittorio Alfieri, Foscolo, Nietzsche e la storia monumentale. Seneca (Naturales quaestiones) sconsiglia di proporre contromodelli. Machiavelli e Guicciardini. Le interpretazioni contrastive della Storia inducono il giovane a pensare. Vite composite e variopinte. Proust. Le Vite di Demetrio Poliorcete e di Antonio secondo Plutarco. Luciano e la processione della Tuvch. Mussolini e il colonnello Aureliano Buendía di Márquez.
5. Alcuni personaggi appartengono tanto alla storia quanto alla letteratura che attinge alla storia, e al cinema che fa uso di entrambe.
Ulisse è un personaggio chiave della letteratura, Alessandro Magno della storia. Il cinematografo si appropria di alcuni personaggi estremi. L’uomo che volle farsi re di John Huston.
Baudelaire: Alcibiade, Catilina e Cesare quali splendidi tipi del dandismo. Andrea Sperelli di D’Annunzio è camaleontico come l’Alcibiade di Plutarco, di Cornelio Nepote, di Montaigne, e quanto il Catilina di Cicerone. Alcibiade, Catilina e Cesare sono seduttori tipici. Hanno un antecedente in Odisseo, con l’aggiunta della bellezza. Alcibiade nel Simposio di Platone, quindi in Nietzsche. Alcibiade prefigura il don Giovanni di Kierkegaard. La Penna: il ritratto paradossale mescola vizi e virtù. Catilina, Othone, Enrico V, papa Alessandro VI e altri.
6. La conoscenza dei fatti storici e di quelli letterari è indispensabile alla crescita della persona. Cicerone. C. Pavese. Leopardi e il “secolo di ragazzi”. Alcuni non diventano mai uomini: H. Hesse.
Il benessere dell'albero per le sue radici: la storia antiquaria di Nietzsche. Ancora T. S. Eliot : il senso storico, la maturità della mente, e la visione d’insieme di tutta la letteratura europea che ha un’ esistenza simultanea. Tutti gli scrittori europei sono saliti sulle spalle di Omero poeta sovrano. L’ aforisma che Giovanni di Salysbury (XII secolo) attribuisce a Bernardo di Chartres. U. Eco: ogni parricidio elimina i padri ricorrendo ai nonni. L’Ulisse di Joyce uccide il romanzo dell’Ottocento e risale a Omero. Il parricidio di Parmenide nel Sofista di Platone. Luperini: Insegnare la letteratura oggi: “ il genere letterario costituisce il tramite naturale delle diverse esperienze nazionali”.
7. Il metodo comparativo può essere applicato agli oggetti. L’ensis del suicidio di Didone in Virgilio e la spada donata da Ettore ad Aiace in Omero poi in Sofocle.
Lo scudo in Archiloco, Orazio, Tacito. La letteratura europea diventa organica. Il fine è il potenziamento etico ed estetico dei giovani i quali, da parte loro, ci curano l’anima.
8. Già gli antichi avevano coscienza di stare sulle spalle di Giganti del passato. Eschilo. Teocrito, Callimaco, la poesia post-filosofica, e la cultura come “vasta forma del ricordo” (Bruno Snell). Terenzio. Leopardi, Musil.
9. Nelle pagine di un autore moderno si devono leggere in filigrana altri auctores della tradizione europea. T. S. Eliot, Shakespeare e Seneca. La difesa dell’identità e il “darsi animo”. La tematica senecana dell’orrore ripresa dal teatro elisabettiano. L’Ecerinis (del 1314) di Albertino Mussato. Ferruccio Bertini e George Uscatescu.
9. 1. Il latino e il greco come corrente sanguigna della letteratura europea. Bodei: gli assi di riferimento.
10. Massimo Cacciari: opporre la topologia alla cronologia. I classici contro le mode. Classico è quanto non passa di moda. Márai: quelli che parlano per luoghi comuni hanno sempre ragione (La donna giusta). Bruno Vespa. Goethe e Leopardi. L’artista libera il mondo dai ceppi dei luoghi comuni volgari. La metafora contro il luogo comune. La metafora come bomba atomica mentale. Pregi del linguaggio. Aristotele e Leopardi.
11. Che cosa sono i topoi. Curtius e Quintiliano. Aristotele e Cicerone. La topica è l’arte dei luoghi, ossia quella di reperire “argumenta quae transferri in multas causas possunt” (De inventione).
11. 1. Maurizio Bettini: Argumentum implica chiarimento (cfr. ajrgov" ) e rivelazione.
11. 2. La chiarezza è coniugata con la bellezza. La rivelazione dell’unità. Proust: l’arte è il vero giudizio finale. Le parole belle infondono gioia. Erodoto e Arione.
Bologna 16 novembre 2024 ore 20, 01,
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