NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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giovedì 14 novembre 2024

Joyce, Ulisse. Il funerale. Decima parte. Contro la superstizione. Reminiscenze errate di Bloom.

Bloom conta 13 presenze Il numero della morte Death’s number. Ma poi si corregge. Sciocca superstizione quella del tredici 152. Silly superstition that about thirteeen 98.

La bara sparì calata nella fossa. Adesso preghiamo per il riposo della sua anima. Sperando che tu stia bene e non all’nferno154. Hoping you’re well and not in hell 99.

Fabrizio De André cantava:” voi siete in paradiso, là dove vengo anch’io perché non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio”.

Dante ha ripristinato la superstizione contro Lucrezio.

Ricorderete: “Dante: ovvero la iena che fa poesia nelle tombe” [1]. Prende a calci e dischioma i morti.

 

“Bel cambiamento d’aria. Dalla padella della vita al fuoco del purgatorio”.

Gli affossatori the gravediggers gettano terra sopra la bara. E se fosse vivo? Ci vorrebbe un telefono vicino al corpo dato per morto. Altre considerazioni da bambino curioso e fantasioso. Un affossatore arrotolava la fune: il suo cordone ombelicale 156: his navel cord. 101.

Contiguità della vita alla morte. “”oggi ho fatto il pane e ho sepolto il por babb”,  ho sentito dire nella campagna di Pesaro.

Un’occhiata alla tomba del capo, Parnell, leader degli autonomisti irlandesi. Bloom passeggia tra i monumenti funebri: angeli rattristati- saddened angels, tombe di famiglia. Pietosa insania. Più sensato spendere soldi in opere di carità per i vivi.

“Chi si è dipartitio dalla vita Who departed this life. Come se l’avessero fatto di loro volontà. Buttati fuori, tutti quanti” 157.

Poi salta fuori la scarsa cultura di Bloom  che cerca di ricordare il titolo e l’autore della Elegy written in a country Churchyard,  Elegia scitta in un ciniteo di campagna   sbagliando l’uno e l’altro.  

Questa bella poesia cimiteriale di Thomas Gray, del 751, canta i morti vissuti come Bloom “far from the madding crowd’s ignobile strife” lontano dall’ignobile lotta di una folla impazzita. Un verso da cui Thomas Hardy trasse il titolo del suo romanzo Far from tha madding crowd (1874)

 

Un uccello sul ramo di un pioppo sembra impagliato. Anche la natura pare morta. Gli viene in mente la figlia Silly Milly burying the little dead bird in the kitchen matchbox 102  Millina sciocchina che metteva l’uccellino morto nella scatola dei fiammiferi in cucina poi lo seppelliva mettendo una coroncina di margherite e pezzetti di collanine sulla tomba 157.

Vede un’immagine sacra di Gesù con il cuore in mano. Gli viene in mente la storia del quadro di Zeusi (V secolo a. C., seconda metà)  con uva dipinta così bene che gli uccelli andavano a beccarla. Sbaglia di nuovo il nome dell’autore: “Apollo that was” 102. Si chiamava Apollo. 158.

Bologna 14 novembre 2024 ore 11, 13 giovanni ghiselli

p. s.

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Ho un poco di tempo per rispondere ad alcuni auguri prima di andare a prendere il sole per migliorare il mio aspetto. Lunedì mi esibirò in pubblico con un bel percorso e voglio essere un vecchio bello oltre che ben vissuto.

Intanto ringrazio collettivamente le care persone che mi hanno fatto gli auguri. Poi in giornata risponderò anche individualmente a tutti.

 



[1]Nietzsche, Crepuscolo degli idoli ,  Scorribande di un inattuale, 1.

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