Le offerte della pubblicità sono sempre imposture.
I presentatori televisivi ben prezzolati grazie agli introiti pubblicitari sanno che quanti seguono le trasmissioni, soprattutto quelle meno scadenti, hanno ripugnanza della pubblicità e ne chiedono venia dicendo che dura poco, quindi pregano di “rimanere incollati”, un’orazione piccola e orrenda che, ripetuta ogni volta, rivela l’abitudine invalsa tra il pubblico di cambiare canale ameno per qualche minuto con un calo degli indici di ascolto contrario all’interesse di chi stipendia i conduttori e dei solerti stipendiati.
Bologna 17 novembre 2024 ore 10, 02 giovanni ghiselli.
p. s.
Talora anche io faccio pubblicità ai miei autori, ai film che mi piacciono, e pure a me stesso quando segnalo le mie conferenze come faccio ora con quella di domani su Alessandro Magno nella biblioteca Ginzburg.
Non me ne vergogno, non me ne pento, e continuerò a farlo poiché la mia propaganda è volta a diffondere cultura e io non prendo un soldo.
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Tutti voi, voi molti, voi fortunati molti, non dovete spendere altro che la vostra attenzione per leggermi, e chi continua a farlo ha capito che gli serve per pensare e vivere meglio.
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