Durante questa tappa scavalcammo altre montagne e ci riportammo sul mare, in Argolide, a Nauplion. Questa è la cittadina più gremita di turisti tra quante ne abbiamo frequentate in Grecia. Né io né Alessandro amiamo gli affollamenti. Questo ci costò subito la difficoltà di trovare un alloggio decente. Io sono un povero vecchio, anzi un vecchio povero ma ho bisogno di luce nelle stanze dove passo alcune ore diurne. Ho bisogno di vedere il sole al tramonto e quando mi sveglio. Ogni sera e tutte le mattine chiedo aiuto ai raggi salvatori del dio generoso (kalw` aujga;" hJlivou swthrivou")
Nella topaia dove trovammo due stanzacce sudicie e strette queste si affacciano su un lurido cortile angusto e desolato più del tollerabile ai miei poveri occhi che si riempirono di lacrime a quella vista infernale. Chiusi finestre e persiane. Quindi andai a camminare sul lungomare tutt’altro che brutto in sé, però dopo la truffa subita vedevo malviventi ovunque. Tornai all’albergo chiedendo di cambiarmi la stanza che portava pena. Mi dissero che era sabato e mi avevano affittato l’ultima, rifiutata da altri. Decisi di non aprire più quella finestra per non riempirmi di sconforto. Tornai a camminare illuminato dal sole occidente e pregai il primo fra tutti gli dei " pavntwn qew'n provmo"", la fiamma che nutre la vita. "th;n pavnta bovskousan flovga. Dio mi esaudì. Mi confortò con i suoi languidi sorrisi serali e con quelli di alcune ragazze carine.
Dopo il tramonto andai con l’amico a cenare in una piazza dove ruzzavano i bimbi. Uno spettacolo che mette allegria a un uomo dall’età decadente e pure a una donna immagino. Visione sempre più rara da noi.
Bologna 9 novembre 2024 ore 16, 55 giovanni ghiselli.
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