Pindaro. Isocrate. Sofocle. Cicerone. Shakespeare, Marlowe, Nietzsche.
La scuola classica deve insegnare pure a cogliere l'occasione, a individuare quello che è significativo in mezzo al turbinio di offerte insignificanti: il ragazzo impari a non fallire le opportunità favorevoli alla sua crescita. I nostri classici insistono su questo concetto.
L’intelligenza dell’occasione serve a capire la misura appropriata: “C’è una misura in tutto: e l’occasione è ottima a comprenderla” (Pindaro, Olimpica XIII, vv. 47-48).
Isocrate[1] nel manifesto della sua scuola, Contro i sofisti [2] afferma che difficile non è tanto acquisire la conoscenza dei procedimenti retorici, quanto non sbagliarsi sul momento opportuno per usarli:"tw'n kairw'n mh; diamartei'n"( 16), non fallire le occasioni.
Già Oreste nell'Elettra di Sofocle, dove si tratta di vita o di morte, conclude il suo primo discorso affermando che l'occasione è sovrana :"kairo;" gavr, o{sper ajndravsin-mevgisto" e[rgou pantov" ejst j ejpistavth"" (vv. 75-76), l'occasione infatti è appunto per gli uomini la più grande presidente di ogni agire.
Cicerone suggerisce di usare il vocabolo occasio per tradurre il greco eujkairiva che designa il tempus…actionis opportunum, il tempo opportuno di un'azione[3].
Nell’Antonio e Cleopatra Menas decide di non seguire più l’indebolita fortuna di Sesto Pompeo che ha perso l’occasione di sbarazzarsi dei suoi nemici: “Who seeks and will not take, when once ‘tis offer’d, -Shall never find it more” (II, 1), chi cerca e non prende qualcosa una volta che viene offerta, non la troverà mai più.
Né bisogna dimenticare che l'occasione "è calva di dietro"[4].
Marlowe risale forse a Fedro (V, 8) che ricorda come gli antichi foggiarono l’immagine del Tempo un uomo calvus, comosa fronte, nudo occipitio. Tale immagine (effigies) occasionem rerum significat brevem.
Infine Nietzsche: “Forse il genio non è affatto così raro: sono rare le cinquecento mani che gli sono necessarie per dominare il kairov~, “il momento opportuno”, per afferrare per i capelli il caso!”[5].
Gli eventi importanti per essere fruiti pienamente presuppongono la capacità di avere afferrato con mani di acciaio non una sola occasione ma diverse. L’amore con Helena Augusta richiese che fossi congedato dal servizio militare anzi tempo, che prima avessi insegnato nel Veneto dove feci l’amicizia necessaria a questo sconto di tempo, e poi che la finnica augusta mi piacesse tanto da corteggiarla con una tenacia e un’abilità che non ho avuto con nessun’altra donna[6].
Bologna 26 dicembre 2024 ore 17, 07 giovanni ghiselli
p. s.
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