NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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venerdì 22 novembre 2024

Metodologia VII Indici dei capitoli 26-40 con gli argomenti.


 

 

26. Abbiamo menzionato l’eterna borghesia. Vediamo allora che cosa è il borghese. Vittorio  Alfieri: due satire (La sesqui-plebe e Il commercio) e la Vita. Orazio e Parini: il mercante sensibile solo al guadagno che Gozzano  rivaluta. Schopenhauer, Wilde e i filistei. Hesse, T. Mann (Naphta), Pasolini (il borghese è un vampiro), Marx, Huysmans,  Don Milani, Magris,  Seneca (Medea), Màrai e l’identità data dalla roba. Socrate secondo  Mazzarino.

27. La diversità necessaria all’individuazione. Prometeo. Apollineo e dionisiaco: Nietzsche, Jung, Ortega y Gasset, Monica Centanni. La negazione della rigida identità sessuale: Penteo, Tiresia e Achille di Stazio (Achilleide).

Diversità di culture. Grillparzer e la sua Medea. Pasolini e il film Medea. Massimo Cacciari e il sogno di Atossa nei Persiani di Eschilo. Edgar Morin : diversità e democrazia. D’Annunzio: elogio della diversità. Franco Frabboni: la libertà si coniuga con la diversità.

28. Il cinema è la sintesi di tutte le arti. Fellini (Satyricon), Manoel de Oliveira (Un film parlato), Pasolini (Medea).

29. Il romanzo d’autore, come il cinema, “significa”. La scuola della scoperta di sé.

30. Anche l’aspetto di noi insegnanti trasmette significati. Il giovane Törless e Hanno Buddenbrook. Le Nuvole di Aristofane con la scuola di Socrate che corrompe la gioventù e non si lava.

31. La necessaria indipendenza di giudizio. Lo studente deve diventare kritikov~: deve arrivare a dare un’interpretazione sua.  Cratete  a Pergamo compenetra la filologia di spirito filosofico e rivendica “l’antico nome di kritikov~. 

Interpretazioni (filosofiche e letterarie) della Storia.  La “Storia critica” di Nietzsche. Mazzarino: lo “storicismo” antico di Senofonte e di Isocrate.

La Penna: lo storicismo romano identifica l’antica res publica con lo stato ideale ed è reazionario come ogni  storicismo.

La razionalità del reale e l’interpretazione opposta: la storia come distruzione totale, incubo e labirinto: l’Ulisse di Joyce e Gerontion di T. S. Eliot. L’eterno presente della storia (The waste land di T. S. Eliot). La storia come palinsesto (Orwell).

Caligola e Cremuzio Cordo. Altri storiografi martiri: Tito Labieno e Trasea Peto. Orwell e uno scrittore cinese: Qiu Xiaolong. Galimberti e l’atteggiamento critico-eretico senza il quale il pensiero si impoverisce. Ibsen: l’unica moralità consiste nell’indipendenza di giudizio. P. P. Pasolini: Scuola senza feticci: “la critica dovrebbe essere la prima cosa da coltivare in un ragazzo”.  Gli ossimori possono stimolare lo spirito critico. Bruto e Amleto sono ossimori viventi, e Cristo è segno di contraddizione.

32. Cacciari: Paideia è connessa a parresia. Questa distingue il greco dal barbaro e l’uomo libero dal servo. Lo Ione e le Fenicie di Euripide.

 Critica della parresia: Arriano nell’Anabasi di Alessandro biasima quella di Callistene.

33. L’ortodossia è non conoscenza (Orwell). Pensiero unico, monocratismo e monoteismo non sono cose da Greci. I duplici templi e i tanti dèi dell’Edipo re di Sofocle.  Galimberti: differenze tra Socrate e Gesù quali figure simboliche di culture diverse.  Mazzarino: la logica dei Greci è sempre aperta al contrasto. Coefore  461:" [Arh"  [Arei xumbalei', Divka/ Divka.  Droysen e l’ esame spregiudicato delle cose.  Ancora Galimberti sulla diversità di Cristo da Socrate nell’affrontare la morte.

34. La libertà degli uomini e la capacità di comandarli come fatto di ejpisthvmh nella Ciropedia Senofonte.

34. 1 Winckelmann: la libertà come presupposto dell’arte che a sua volta libera le menti. Il “filosofo”, personaggio del trattato Sul sublime, e Curiazio Materno, portavoce di Tacito nel Dialogus de oratoribus. Leopardi commenta Arriano a proposito delle caste indiane le quali, escludendo la schiavitù e pure l’uguaglianza, “senza cui non c’è vera libertà”, consentono soltanto una libertà dimezzata e snaturata. La libertà come problema. La leggenda del Grande Inquisitore in I fratelli Karamazov. Il film Cuore sacro di Ozpetek. 1984 di Orwell: gli uomini sono troppo deboli per sopportare la libertà o affrontare la verità.

Prometeo secondo Snell: la giustizia per Eschilo si trova a metà tra libertà e costrizione. Freud e il bisogno di autorità  da ammirare. Il grande uomo autoritario e la figura paterna.

35. La “testa ben fatta” sa organizzare le conoscenze. Il didattichese avalla l’obbrobrio dell’ignoranza dei testi. Ancora il Dialogus de oratoribus.

36. Odiamo il brutto senza semplicità del didattichese. Le parolacce e i solecismi: “griglia”, “pof”, “funzione obiettivo”. L’invadenza dei “metodi” e l’assenza di contenuti.

36. 1. La valutazione. Nietzsche, Don Milani. Proposta modesta e sintetica per  una valutazione realistica.

37. Tutta la Cultura (Pascal), come tutta la natura (Platone, Menone), è imparentata con se stessa. Dostoevskij: “tutto scorre e interferisce insieme”. Bisogna cogliere i nessi.

37. 1. La connessione organica del Capo con la sua gente. Sofocle (Edipo re, Antigone, Filottete ). Omero (Odissea). Esiodo (Opere e giorni). Isocrate (Encomio di Elena). Cicerone (I Catilinaria). Polibio. Seneca ("fecimus coelum nocens, Oedipus, 36) e Shakespeare (Macbeth): la contaminazione arriva al cielo. Dante (“la mala condotta”). Erasmo (Elogio della follia). Nietzsche (Zarathustra). Il cattivo esempio dato dalle donne importanti alle donne comuni biasimato da Fedra nell’Ippolito di Euripide.

37. 2.  Il determinismo geografico. Connessione terra-uomo. In questo topos  l’influenza viene dalla terra e dal suo clima. Erodoto. Ippocrate. Tito Livio, Tacito, Seneca (De ira). La Medea di Seneca. La vita ecologica è anche vita psicologica (Hillman). Curzio Rufo e il determinismo vestiario. Leopardi e i Marchigiani. Nietzsche. H. Hesse e il paesaggio come educatore. 

38. Si consegue l’originalità moltiplicando i modelli: Quintiliano, Orazio,  Leopardi, Eliot. Originalità e novità (Murray).

39. La critica contrastiva. Il giudizio dissacratore di Des Esseintes su Virgilio. Più difficile è trovare interpretazioni contrastanti della storiografia viziata da un pregiudizio antipopolare. 

39. 1. Un poeta “contrastivo”: Ovidio e la polemica libertina con i poeti augustèi ortodossi. L’adulterio e le leggi di Augusto: “corruptissima republica plurimae leges” (Tacito)

39. 2. Ancora la dissacrazione virgiliana di Huysmans, quindi la detrazione di Hegel, poi,  contrastivamente, T. S. Eliot che considera il Mantovano quale classico supremo. Il vizio italico, e mafioso della raccomandazione (I Bucolica).  Altri autori smontati da Huysmans (Ovidio, Orazio, Cicerone, Cesare, Tito Livio, Seneca, Svetonio). Pirandello e la stroncatura di Cicerone (“Nojoso più d’un principiante di violino!”.

Bologna 22 novembre 2024 ore 19, 07 giovanni ghiselli

p. s.

ognuno di questi titoli nel testo completo che presenterò un poco alla volta viene chiarito con citazioni di autori e commenti.

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