La libertà degli uomini e la capacità di comandarli come fatto di ejpisthvmh nella Ciropedia Senofonte.
Senofonte all'inizio della Ciropedia [1] si pone il problema del bisogno che gli uomini hanno della libertà. Ebbene la specie umana è per natura riottosa:
" gli uomini contro nessuno vengono a conflitto più che contro quelli dei quali si accorgono che cercano di dominarli" (I, 1, 2). Subito dopo però aggiunge che, considerando Ciro il Vecchio, il quale si conquistò l'obbedienza di molti popoli e genti, si è costretti ad ammettere che non è impossibile né difficile comandare sugli uomini "a[n ti" ejpistamevnw" tou'to pravtth/ " (I, 1, 3), se uno fa questo sapendolo fare. Insomma è un problema di ejpisthvmh.
Il Socrate di Senofonte dice a Critobulo: le medesime cose per chi sa servirsene sono averi utili, per chi invece non sa servirsene non sono averi utili:"jtaujta; a{ra o[nta tw'/ me;n ejpistamevnw/ crh'sqai aujtw'n eJkavstoi" crhvmatav ejsti, tw'/ de; mh; ejpistamevnw/ ouj crhvmata"(Economico, I, 10); così i flauti sono utili per chi li sa suonare bene; per chi non lo sa, non sono niente più che sassi inservibili( "oujde;n ma'llon hj; a[crhstoi livqoi"). Non basta quindi possedere (kekth'sqai) il denaro; bisogna anche sapersene servire (crh'sqai).
Luogo simile in Seneca: “Stulto nulla res opus est (nulla enim re uti scit), sed omnibus eget” (Ep, 9, 14), allo stupido non occorre nulla
(infatti non sa fare uso di nessuna cosa), ma sente la mancanza di tutte.
Bologna 21 dicembre 2024 ore 11, 57 giovanni ghiselli
[1] In otto libri. Composta probabilmente dopo la rivolta dei satrapi del 362-361. E' una specie di biografia pedagogica in massima parte fantasiosa di Ciro il Grande presentato quale prefigurazione di Ciro il Giovane..
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