Filippo Turetta ha commesso un crimine gravissimo, odioso, e merita una condanna pesante. Tuttavia mi domando e domando a voi lettori se condannare all’ergastolo un ragazzo poco più che ventenne costituisca una pena anticostituzionale, dato che nell’articolo 27 della nostra Costituzione leggo: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Come è possibile “rieducare” un ragazzo cioè farlo uscire dal proprio stato di demenza criminale, poi ricondurlo dopo del tempo, dopo diversi anni, nel contesto sociale?
Sono soltanto uno studioso di letteratura e non un peritus iuris, tuttavia conosco la Legge fondamentale della Repubblica Italiana e la trovo bella.
Trovo anche però che in molte occasioni non viene rispettata. Ripeto dunque che mi chiedo se l’ergastolo a Turetta rientri in questa non attuazione di tanti articoli della nostra bella Politeiva.
Bologna 3 dicembre 2024 ore 16, 34 giovanni ghiselli
p. s.
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