Alcuni si chiedono se il
virus ci renderà migliori o peggiori dal punto di vita morale. Questo veleno, letale per molti, accentuerà le
differenze tra i sopravvisuti. E’ una grande gara infatti mevga" ga;r ajgw;n, dura e lunga, tutt’altro che olimpica.
Credo che renderà
migliori i buoni e peggiori i cattivi tra i sopravvisuti.
Di sicuro i poveri
diventeranno più poveri. I bisognosi più bisognosi di tutto. I migliori li aiuteranno alleviando la loro
miseria e l’infelicità: la loro, quella dei poveri, e la propria.
Spensierato non ne verrà fuori nessuno. Nemmeno felice.
A questo proposito sentiamo il coro dei morti nello studio di Federico
Ruysch
“Sola nel mondo eterna, a cui
si volve
Ogni creata cosa,
in te, morte, si posa
nostra ignuda natura;
lieta no ma sicura
dall’antico dolor” (…)
Lieta no ma sicura;
però ch’essere beato
nega ai mortali e nega a’
morti il fato”[1].
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