L’ecatombe in corso non è il sacrificio di cento buoi

Viene giustamente e continuamente esecrata la violenza contro le donne. Già meno viene ricordata con altrettanto biasimo quella contro i bambini che sono più indifesi delle donne adulte

Quasi mai si dice abbastanza male di quella contro i vecchi che sono in balia di altri al pari dei bambini,  né vengono maledetti e puniti quanto si dovrebbe i loro assassini.

In questi ultimi mesi ci sono state in tutta Italia ejkatovmbai di vecchi raccontate come se fossero, secondo l’etimo, massacri di animali bovini. La moda e il profitto insegnano che il vecchio è inutile, improduttivo, parassitario, e imprevedibile come consumista anche perché nella maggior parte dei casi ha capito che la pubblicità mente. Se è lucido, non la considera, se ha perso le facoltà cognitive, nemmeno la sente. Viceversa se è ancora in sé, può denunciare ai giovani i camuffamenti che rendono latente, cioè inesistente la verità, ajlhvqeia che è appunto non latenza. Dunque la morte dei vecchi lasciati morire o assassinati non è un danno per la società secondo i mascalzoni profittatori la cui voce riceve grande spazio nei media in grado di suggestionare l’immaginario e l’inconscio dei più. Scrivo questo non solo perché sono vecchio. Anche io da giovane ho commesso l’errore di non rispettare abbastanza quelli molto più attempati di me. Scrivo dunque questo per chiedere perdono a loro e per invitare voi che mi leggete a evitare questo sbaglio cui conseguono amari rimorsi quando non è più possibile rimediare.

I miei rimorsi dovuti a questo non “picciol fallo” ora mi inducono a essere gentile, generoso e affettuoso con tutte le persone deboli e bisognose.

Nel caso dei vecchi, addirittura a venerarli come si meriterebbero da parte dell’intera società.

Baci

gianni