Traduzione non commentata dei versi 1088-1162 .
Eracle riprende coscienza con spavento e dolore.
Credo che la pazzia di molti, simulata o no, derivi dal tentativo di sfuggire al dolore e al terrore della coscienza.
Questo è l’unico commento a questi versi del resto tradotti con cura. Abbiatene cura anche voi che li leggete
Eracle
Oh
Sono ancora vivo e vedo quello che devo vedere
il cielo e la terra e questi dardi del sole (1090)
Ma come in un vortice e in uno scompiglio terribile della mente io sono caduto e spiro caldi fiati affannosi, non regolari.
Guarda, perché nei lacci come una nave all’ormeggio
sto con il giovane petto e le braccia
legati a una costruzione in pietra mezza rotta
con uno rimanere seduto contiguo ai morti?
Sono disseminati a terra gli alati dardi e l’arco
che prima combattendo al mio braccio
mi salvavano i fianchi ed erano salvati da me.
Non è forse che sono sceso di nuovo nell’Ade
poi sono tornato dall’Ade con una doppia corsa?
Ma non scorgo il macigno di Sisifo
e Plutone e nemmeno lo scettro della figlia di Demetra.
Sono sbalordito: dove mai mi trovo senza sapere dove sono? 1105
Ehi c’è vicino o lontano uno dei miei amici,
che curerà il mio non sapere?
Non riconosco con chiarezza nessuna delle cose familiari.
Anfitrione
Vecchi, devo andare vicino alle mie sciagure?
Coro
E io con te, senza tradire nella sventura
Eracle
Padre perché piangi e ti copri le pupille,
e sei andato lontano dal figlio tuo amatissimo?
Anfitrione
Oh figlio, sei infatti mio anche nella sventura
Eracle
In quale disgraziata condizione mi trovo per cui tu versi lacrime?
Anfitrione
Disgrazie che un dio piangerebbe se ne venisse a conoscenza 1115
Eracle
Grande è il rumore ma non dici ancora la mia sorte
Anfitrione
Già ma la vedi anche da te se hai il tuo senno
Eracle
Dimmi se qualche cosa di nuovo aggiungi alla mia vita 1118
Anfitrione
Se non sei più un baccante dell’Ade, possiamo riflettere
Eracle
Ahi con quanto sospetto ti sei espresso per enigmi
Anfitrione
e osservo se tu sei già in grado di ragionare senza scivolate
Eracle
Di fatto non mi ricordo di essere stato in preda a furore bacchici nella mia mente
Anfitrione
Devo sciogliere, vecchi, i legami del figlio? O che faccio?
Eracle
Dì’ anche chi mi ha legato: poiché ne sono sdegnato.
Anfitrione
Sappi fin qui dei tuoi mali, lascia perdere il resto. 1125
Eracle
Allora basta il silenzio per sapere quello che voglio?
Anfitrione
O Zeus vedi dunque questi mali dal trono di Era?
Eracle
Ma davvero è da quella parte che abbiamo subito delle ostilità?
Anfitrione
Lascia andare la dea e pensa ai tuoi mali.
Eracle
Sono perduto: qualche disgrazia mi annncerai.
Anfitrione
Ecco, guarda questi crolli dei figli.
Eracle
Ahimé che visione è questa che fisso, infelice? 1132
Anfitrione
Una guerra senza motivo di guerra, figliolo, hai portato in fretta contro i tuoi figli.
Eracle
Di quale guerra parli, chi li ha uccisi?
Anfitrione
Tu e il tuo arco e degli dèi chi ne fu responsabile. 1135
Eracle
Che cosa dici? che cosa ho fatto? O padre che mi annunci sventure!
Anfitrione
Poiché eri imapazzito; tu mi chiedi spiegazioni dolorose.
Eracle
E anche della moglie mia sono io l’assassino?
Anfitrione
Della tua sola mano sono tutte queste azioni
Eracle
Ahi una nube di gemiti mi circonda!
Anfitrione
Per questo io compiango la tua sorte.
Eracle
Davvero ho distrutto la mia casa durante il delirio?
Anfitrione
Non so che una cosa: tutte le tue azioni hanno la disgrazia.
Eracle
Dove mi ha preso l’assillo? Dove mi ha distrutto?
Anfitrione
Quando presso l’altare purificavi la mano al fuoco
Eracle
Ahimé , perché dunque risparmio la mia vita
Ora che sono diventato l’assassino dei miei figli?
E come mai non vado ai precipizi di una rupe scoscesa
o scagliata la spada nel fegato
non diventerò per i figli il vendicatore del sangue
o bruciata nel fuoco la carne giovane
non respingerò l’ignominia che mi attende?
Ma a ostacolare i miei propositi di morte
ecco qua Teseo che arriva, consanguineo e amico mio. 1154
Saremo visti e la contaminazione della strage assassina dei figli
giungerà agli occhi del più caro dei miei ospiti.
Ahimè che cosa fare? Dove posso trovare l’assenza 1157
dei mali, levandomi a volo o andato sotto terra?
Su, voglio gettare attorno al capo la tenebra del mantello:
mi vergogno infatti del male che ho commesso,
e non voglio, gettandogli addosso del sangue contaminato
dal delitto, danneggiare chi non ha colpe. 1162
Pesaro 27 luglio 2022 ore 16, 52
p. s
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Ieri sera, sul molo volto a occidente, mettevo a letto il sole, e lo pregavo. Dio mi esaudì e il mio corteggiamento “funzionava”.
In ogni vena mi pulsavano richieste ineluttabili.
Sicché tesi ogni muscolo e, come un dardo, sfrecciai nell’ombra che avanzava da Fano, ma verso Rimini il cielo ancora rosseggiava negli ultimi bagliori del crepuscolo.
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