NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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venerdì 22 luglio 2022

Euripide Supplici (422) . Prima parte


Le Supplici sono un encomio di Atene. Teseo è il paradigma mitico di Pericle. Il coro è costtituito dalle madri degli eroi argivi caduti  combattendo contro Tebe. La scena si svolge a Eleusi. Etra , la madre di Teseo fa da tramite fra le supplici argive che hanno perduto i loro figlioli e il figlio suo

Etra prova compassione  (oijktivrousa, 34) per le madri orbate. Quindi fa chiamare Teseo siccome è naturale che le donne facciano tutto per mezzo dei maschi, se sono sagge, dice-pavnta ga;r di j ajrsevnwn-gunaixi; pravssein eijkov", ai[tine" sofaiv (40-41).

Etra si trova a Eleusi presso i santi altari delle due dèe Kore e Demetra

 

Parodo

Il coro supplica la regina madre di intercedere presso Teseo per la sepoltura dei loro figlioli. Anche lei è madre.

Le madri sono strette nella morsa della necessità.

La cura dei morti è culto per chi vede la luce.- ta; ga;r fqitw'n toi'" ojrw'si kovsmo" (78)

Segue il piacere delle lacrime cavri" govwn (80) frequente nelle tragedie di Euripide

Cfr. soprattutto Elena dove Menelao afferma:"le lacrime sono la mia gioia: hanno più dolcezza che dolore"(ejma; de; carmona; davkrua : plevon e[cei -cavrito~ h] luvpa~” (654-655).

 

Entra Teseo preoccupato per i lamenti che sente e domanda tiv crh'ma;  che cosa succede? Prova pure paura che gli mette le ali: fovbo" m’ ajnapteroi' (89).

 

La paura, il metus può avere anche effetti positivi:

 

Effetti positivi della paura

Il concetto della paura opportuna all'ordine viene espresso chiaramente nel Bellum Iugurthinum[1] di Sallustio:" Nam ante Carthaginem deletam...metus hostilis in bonis artibus civitatem retinebat. Sed ubi illa formido mentibus decessit, scilicet ea quae res secundae amant, lascivia atque superbia, incessere" (41), infatti prima della distruzione di Cartagine…il timore dei nemici conservava la cittadinanza nel buon governo. Ma quando quella paura tramontò dagli animi, naturalmente quei vizi che la prosperità ama, la dissolutezza e la superbia, si fecero avanti.

Giovenale riprende questo tema nella sesta satira, quella contro le donne, e accanto alla paura rimpiange la povertà.

 Una delle ragioni della castità delle Romane antiche era “proximus urbi/Hannibal” (vv. 290-291), Annibale alle porte dell’urbe. E, continua: “Nunc patimur longae pacis mala; saevior armis/luxuria incubuit victumque ulciscitur orbem./Nullum crimen abest facinusque libidinis, ex quo/paupertas Romana perit” (vv. 292-295), ora soffriamo i mali di una lunga pace; più feroce delle armi, il lusso ci è piombato addosso e vendica il mondo conquistato. Nessun  delitto manca né misfatto della libidine da quando è morta la povertà di Roma. 

 

Teseo Non trova la madre e teme per lei. La vede poi insieme con donne rasate e vesti non certo da festa- kouraiv te kai; peplwvmat j ouj qwrikav (97)

Diomanda alla madre di che si tratti tiv tau'ta, mh`ter;

Etra spiega chi sono e perché siano iJkesivoi" su;n klavdoi" con i rami dei supplici

Con le donne ci sono un uomo adulto, Adrasto, e i fanciulli figli dei morti.

Il re di Argo, l’unico dei Sette sopravvissuto alla guerra, chiede che  i caduti abbiano la sepoltura rituale. Teseo riconosce che chiede cose sante- o{sia (123). Adrasto aveva voluto aiutare i sui generi Polinice e Tideo dissoi'si gambroi'" (132). Apollo aveva vaticinato che doveva maritarle con un cinghiale e con un leone. I due si azzuffarono come bestie.

Adrasto confessa di avere sbagliato andando contro la volontà di Anfiarao.

Lo aveva confuso il trambusto dei due giovani qovrubo".

Quindi Adrasto menziona i propri capelli bianchi e quelli delle madri  dei figli orbate

 Teseo chiede perché non abbia chiesto aiuto a Sparta

Adrasto risponde che non lo ha fatto siccome Sparta è una città crudele e dai modi sleali (Sparth me;n wjmh; kai; pepoivkiltai trovpou~, 187) e le altre città del Peloponneso sono piccole e deboli.

E’ la consueta propaganda antispartana di Euripide.

Persaro 22 luglio 2022 ore 11, 19

p. s.

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[1] Del 40 a. C. circa

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