Maurizio Bettini
Il grande racconto dei miti classici il Mulino, Bologna, 2014. Prima parte
Un libro che presenta i miti superficialmente, manualisticamente. Può essere utile la menzione delle opere d’arte figurativa che lo rappresenta. Qua e là ho ricordato e citato dei testi letterari che raccontano i miti. Bettini non lo fa quasi mai
I Un abisso spalancato
All’inizio del mondo c’era come un’immensa bocca spalancata, uno smisurato sbadiglio, vuoto, il Cavo~.
Dentro la terra, nelle cavità più profonde, c’è il Tartaro nebbioso e oscuro.
II I figli di Urano e di Gea coppia smisurata
I due fanno molti figli che mancano di misura ed è il contrassegno del mondo delle origini. Solo più tardi l’armonia governerà il mondo
Ci sono tre giganti Centimani ejkatovnceire~ con cento mani e cinquanta teste. Poi i Ciclopi con un solo occhio in mezzo alla testa che ruotavano in giro per guardare. Poi i Titani: Oceano che circonda la terra, Giapeto, Crono, il figlio cruciale di questa generazione. Le figlie: Teti, Rea, Temi, Dione, Mnemosine che tiene attiva la memoria Mnhmosuvnh. mivmnhvskein faccio ricordare, mneiva è il ricordo.
C’è una Mnemosyne dipinta da Dante Gabriel Rossetti con i capelli rossi 1881. Wilmington Delaware Art Museum.
La Memoria che fa ricordare è madre delle Muse.
Crono prende una falce di diamante dalle mani della madre e castra il padre Urano. Dal sangue nascono le Erinni, dai genitali scagliati in mare che provocarono una spuma ajfrov~ (oJ) nacque Afrodite. Il trono Ludovisi (460 a. C,) è un pannello a rilievo che si trova nel Museo di Palazzo Alemps di Roma. Cfr. le Troiane di Euripide e ajfrosuvnh.
Venere ajnaduomevnh, che sorge dalle acque è un dipinto di Ingres 1844 nel Museo Condé di Chantilly. Ha l’aspetto di un’adolescente
Si trova anche in un affresco di Pompei nella Casa della Venere in conchiglia I, d. C.
Poi ce n’è una di Tiziano Vecellio 1520 a Edimburgo, Galleria nazionale della Scozia. Si strizza i capelli
Poi Botticelli, La nascita di Venere 1485 agli Uffizi
Crono inghiotte i figli che Rea mette al mondo ma Rea nasconde Zeus in una grotta di Creta e a Crono fa inghiottire un grosso sasso
Crono lo sputò fino a Delfi dove arrivò fasciato di lana, come un bambino.
I Romani dissero che giunse a Roma dove era divenuto il dio Terminus, dio dei confini.
Creta era per i Greci un luogo di eventi meravigliosi: Minosse, Pasife, Dedalo, Icaro, il Minotauro. Zeus è nutrito dalla capra Amaltea
Zeus inizia la propria vita come Romolo, Remo, Paride, Ciro. Diventeranno tutti uomini straordinari.
Rea fa in modo che i Cureti coprano il pianto del bambino percuotendo le lance sugli scudi. Cureti e Coribanti portavano lunghe capigliature ondeggianti.
Zeus si allea con Mh'ti~ che lo aiuta a sconfiggere Crono cui dà una pozione che gli fa vomitare i bambini inghiottiti, tutti figli di Rea, la madre. Zeus sconfigge anche i Titani, quindi li chiude nel Tartaro.
Gli dèi greci dunque giungono all’esistenza a poco a poco e non ci sono fin dal principio come il dio del monoteismo.
La teologia è genealogica.
III La nascita di Atena e il lutto di Demetra p. 45
Zeus mette incinta Meti, figlia di Oceano. mh'ti~ significa intelligenza astuta. Intelligenza complice della realtà, capace di risolvere le situazioni con un guizzo della mente. Un oracolo lo avvertì del pericolo costituito dal figlio. Zeus inghiotte Meti come Crono inghiottiva i figli
Efesto fa da levatrice e fa nascere Atena dalla testa di Zeus.
Dioniso invece nascerà dalla coscia di Zeus
Zeus che ha inghiotto Meti nei poemi omerici è chiamato mhtiveta (Il. I, 175; Od 14, 243.).
Gli dèi fanno una vita simile alla nostra ma sono immortali: si nutrono di nettare e ambrosia e invece del sangue hanno una linfa (ijcwvr)
Li accomune agli uomini il desiderio dell’amore. Eros è una potenza primordiale che colpisce uomini e dèi.
Anche Plutone viene trafitto da Eros.
Vedi l’Inno omerico a Demetra.
Persefone viene cercata dalle Sirene, donne con ali e zampe di uccelli.
La madre va a cercarla a Eleusi dove fonderà i misteri eleusini
Incontra le principesse figlie di Celeo e Metanira
La regina offre del vino a Demetra che però lo rifiuta e beve il ciceone - una miscela di acqua, farina d’orzo e menta kukewvn oppure un miscuglio vino di Pramno, farina d’orzo e formaggio (Il. Xi, 624) o miele e droghe (Od. 10, 234) o altro.
Demetra incontra la vecchia Iambe che la fa ridere con scherzi anche osceni cfr, il verso i[ambo~.
Secondo alcuni la donna si chiamava Baubo e si sarebbe sollevata le vesti acconciate in modo da simulare un membro virile
In effetti baubón è uno dei modi in cui i Greci chiamavano i l’o[lisbo~, un fallo di cuoio usato dalle donne per masturbarsi (cfr. Aristofane, Lisistrata, 109)
La risata porta frutto.
Demetra fa da balia a Demofonte e cerca di renderlo immortale mettendolo nel fuoco. Metanira però la vede e grida. Demetra si adira, si rivela e ordina agli Eleusini di venerarla con un tempio e dei riti
Demetra privata della sua Kore, la figlia Pesefone, sciopera e Plutone deve restituirla ma prima le fa mangiare il cibo dei morti, dei chicchi di melagrana. Chi mangia quel cibo si lega al mondo infero. Un terzo dell’anno Kore dovrà stare sotto terra.
Kore è l’immagine del seme che sta sotto terra
I Romani la chiamavano Proserpina pensa all’atto di proserpere, serpeggiare come la radice prodotta dal seme. Proserpo significa anche “spunto lentamente”.
Ascalafo che aveva testimoniato contro Kore viene cacciato da Demetra sotto un macigno nell’Ade. Eracle lo libererà ma il chiacchierone verrà trasformato in un allocco, w[to~, “orecchione”, un uccello stupido che si fa catturare dai cacciatori che danzano davanti a lui
IV Miti con variazioni. p. 59
Ogni mito presenta diverse variazioni. Il mito di Edipo ne ha una recente fatta da Freud. Ha pure molte variazioni figurative dall’antichità, alla pubblicità, al fumetto
V Zeus, i Giganti e il taglio dei tendini.
I Giganti hanno nei polpacci scaglie di serpente che è l’animale ctonio per eccellenza. Combatterono contro Zeus nella pianura di Flegra, nella penisola di Pallene, in Calcidica. Vengono sconfitti ma poi arriva Tifone, figlio di Gea e del Tartaro, lo spazio tenebroso, prigione di Giganti, Titani e Centimani. Tifone con la testa sfiorava le stelle, le sue braccia toccavano l’Oriente e l’Occidente e aveva cento teste di serpente e vipere intorno alle membra. Creatura ibrida. Gli altri dèi spaventati prendono forme animalesche: Ermes un ibis, Apollo uno sparviero, Artemide una gatta etc.
Gli dèi egiziani di forma animalesca non erano dunque troppo diversi da quelli dei Greci. Assimilazione religiosa e tolleranza.
Tifone afferra Zeus con le sue spire di serpente e gli taglia i tendini delle mani e dei piedi, poi li nasconde avvolti in una pelle d’orso,
I tendini rappresentano il vigore, Tagliare i tendini, come fa Achille con Ettore vinto è umiliare il cadavere, svillaneggiarlo.
Si può pensare alla parola greca neurovspasto~ (neu'ron, tendine e spavw, tiro), marionetta.
Egipan ed Ermes ritrovano i tendini. Egipan contiene “capra” e Pan. È un dio minore dei boschi e della natura selvaggia. Zeus si rimette i tendini e sconfigge Tifone che poi sbatte sotto l’Etna. Con la sua ira fiammeggiante fa eruttare il Vulcano.
VI Quando Prometeo ingannò Zeus. Il sacrificio
Prometeo, figlio di Giapeto, apparteneva alla stirpe dei Titani.
Prometeo pensa prima. Giapeto era fratello di Crono e dunque Prometeo cugino di Zeus. Prometeo crea l’uomo impastando fango con l’acqua. Nel poema mesopotamico di Gilgamesh il dio Aruru fa nascere Enchidu dall’Argilla. Simile la creazione di Adamo. Il mondo antico è un luogo di contaminazione culturale
Prometeo dunque ha fatto il vasaio (figulus in latino) rota figularis è il tornio del vasaio. Poi c’è la storia dell’inganno a Zeus che toglie il fuoco agli uomini e Prometeo che lo riporta ai mortali nascosto in navrqhx (oJ) ferula un bastoncino cavo, di finocchiella.
VII Pandora. I Greci odiavano le donne?
Prometeo viene punito. Il fegato costituiva l’organo più potente dal punto di vista della conoscenza, era uno specchio dove si vedeva il futuro. L’aquila di Zeus glielo divora. Prometeo è diventato un martire, un apostolo del progresso (cfr. il Settembrini del romanzo La montagna incantata di T. Mann). Prometeo viene liberato. Poi Zeus per punire gli uomini rifila loro Pandora, un archetipo della donna che porta sciagura, come Eva nella Bibbia
Dante Gabriel Rossetti ne fa una capellona rossa 1879, Liverpool, Lady Lever Art Gallery. .
Cultura misogina quella dei Greci.
VIII Le ossa della terra e la rete della mitologia (p. 101)
Gli Uomini creati per la seconda volta da Deucalione e Pirra.
Il mito è raccontato da Ovidio nelle Metamorfosi e da Goethe nel Faust.
Popolo si dice laov~ e sasso la'a~. Il mito usa spesso queste omofonie.
Homo, come humanus, del resto è imparentato etimologicamente con humus-i, femm. , terra, e con cqwvn (hJ). Uomo è legato alla terra, è terreno
Deucalione e Pirra non devono guardare.
Nei Lemuria-orum, festa per placare l’anima dei morti, i manes gli spiriti degli antenati sono invitati a uscire. Si scagliano fave nere dietro le spalle.
Cfr. Orfeo. La mitologia greca è come una grande rete fatta di maglie che si tengono tra loro. . È ramificata come un rJivzwma (tov), una massa di radici che si estende verticalmente e orizzontalmente
Bologna 4 luglio 2022 ore 9, 23
giovanni ghiselli
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