Contro quelli che leggono invece di ricordare con la Memoria che è madre delle Muse.
Esiodo nella Teogonia scrive che le Muse sono le 9 figlie di Zeus e della Memoria: Clio (storia), Euterpe (flauto), Talia (commedia) , Melpomene (tragedia), Tersicore (danza), Erato (lirica), Polimnia (pantomima), Urania (astronomia) e Calliope (epica), la più prestante di tutte (79).
Aggiungo la decima musa: il cinema. Dobbiamo onorarle tutte.
La scrittura viene denunciata come male da Platone nel mito di Theuth, una specie di Prometeo egiziano, cui il re dell’Egitto denuncia la negatività dell’invenzione e la rifiuta dicendo: “ Questa infatti produrrà dimenticanza nelle anime di coloro che l'hanno imparata, per incuria della memoria, poiché per fiducia nella scrittura, ricordano dall'esterno, da segni estranei, non dall'interno, essi da se stessi: dunque non hai trovato un farmaco della memoria ma del ricordo
( “ou[koun mnhvmh~, alla; uJpomnhvsew~, favrmakon hu|re~, Fedro, 275a).
Pure i Drùidi del De bello gallico di Cesare(VI, 14) non vogliono fare uso della scrittura, per la medesima ragione.
Theuth è un dio venerato a Naucrati in Egitto. A lui era sacro l’uccello Ibis. Gli viene attribuita l’invenzione dei numeri, del calcolo, della geometria, dell’astronomia, del tavoliere, dei dadi e della scrittura. Re dell’Egitto era Thamus
Theuth gli presentò le invenzioni e della scrittura disse che avrebbe reso gli Egiziani più capaci di ricordare e più sapienti: mnhvmh" te ga;r kai; sofiva" favrmakon euJrevqh (274e)
Ma Thamus rispose w\ tevcnikwvtate Qeuvq, ingegnosissimo Theuth, uno è capace di inventare le cose della tecnica, altri di giudicare quale danno o quale vantaggio possono produrre.Tu che sei padre della scrittura, per benevolenza hai detto il contrario di quello che può produrre.
Questo mito mi piace
Infatti credo che uno studioso il quale ami arricchire anche gli altri con il frutto delle sue fatiche umanamente spese debba leggere molto, e imparare e ricordare molto.
Credo pure che un uomo siffatto quando mette a disposizione del prossimo che lo ascolta quanto ha imparato e capito, debba leggere il meno possibile e tirare fuori da dentro, cioè dal proprio interno, i beni che ha raccolto nel campo del sapere. Può farlo efficacemente soltanto se li ha assimilati.
Pesaro 5 luglio 2022 ore 16, 49
giovanni ghiselli
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