domenica 28 maggio 2023

Divise e armi


 

Le divise eleganti e le armi ultrasofisticate non sempre preparano la vittoria.

 

Nell’Amphitruo di Plauto,  Anfitrione  porta fuori dall’accampamento tutto l’esercito: dall’altra parte i Teleboi tirano fuori dalla fortezza le proprie truppe dotate di armi pur troppo belle “Legiones edūcunt suas nimis pulchris armis praeditas” 218. Questi militi eleganti vengono sconfitti. E non un caso isolato

 

Tacito ricorda che i veterani dell’esercito di Corbulone in Oriente erano nitidi et quaestuosi (Annales XIII 35 ), eleganti e avidi di guadagno.

Corbulone congedò quegli infingardi  arruolò  nuovi soldati e diede l'esempio: ipse cultu levi, capite intecto, in laboribus frequens adesse, laudem strenuis, solacium invalidis, exemplum omnibus ostendere.

Corbulone con questo esercito rinnovato nel senso della sprezzatura del cultus conquistò e distrusse Artaxata capitale dell'Armenia (60 d. C.). Per tale successo Nerone fu salutato imperator.

 

Alessandro giunse a Tarso, la capitale della Cilicia. Et tunc aestas erat (del 333 a. C.) e il re accaldato volle fare un bagno nel fiume Cidno. Si spogliò fiero di mostrare ai suoi levi ac parabili cultu corporis se esse contentum (III, 5, 2) che si accontentava di una cura del corpo semplice e facilmente procurabile.

 

Si pensi  viceversa all'esercito contrapposto di Dario III.

L’ateniese Caridemo disse al grande re: “ verum…et tu forsitan audire nolis, ma devo dirtela ora. Questo esercito splendente di porpora e di oro può essere temibile solo per i tuoi vicini “finitimis potest esse terribilis: nitet purpura auroque, fulget armis” . Intendeva: “non per la falange macedone”. ( Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno,  III, 2, 12).

 

Nel mondo moderno si può pensare alle uniformi nitide degli ufficiali dell'impero asburgico in disfacimento, i quali"come incomprensibili adoratori di una crudele e remota divinità, di cui essi erano a un tempo anche i variopinti e fastosi animali da sacrificio, andavano su e giù per la città"[1]

 

Si può pensare anche alla guerra vinta dagli straccioni Vietnamiti.

 

 Bologna 28 maggio 2023 ore 19, 20

giovanni ghiselli

p. s

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[1]        Joseph Roth, La marcia di Radetzky , pp.115 e 125).

 

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