Nella Parodo della Pace di Aristofane il coro dei contadini chiede la liberazione e il ritorno di Irene chiamandola la più grande di tutte le dèe e la più amica delle viti-th;n qew`n pasw`n megivsthn kai; filampelwtavthn-v. 308. Ieri sera a Piazza pulita di Formigli c’era un drappello con la Gorgonie sull’elmo guidati dall’ impagabile Antonella Viola che beve un bicchiere solo nei ristoranti stellati. Questi saputelli sostenevano tutti che il vino fa venire il cancro: ne basta anche poco. Secondo me la negazione quasi assoluta del vino, spesso collegato alle feste e all’amore, è associabile alla volontà che non si faccia la pace e la guerra continui.
Io a pranzo bevo il quartino sfuso che mi danno alla caritas.
A casa la sera ne bevo un altro po’. Ma questo non conta.
Ricordo però che della lieta brigata di Debrecen l’unico sopravvissuto oltre me è l’amico bevitore Danilo. Che Dio ci mantenga dato che siamo contenti così e non facciamo del male.
Baci
gianni
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