lunedì 22 maggio 2023

La risposta della pietas di tre autori agli empi trionfalismi celebrati tra macerie insanguinate.


 

Al trionfalismo dei milites gloriosi e alla iattanza insensata degli ajlazovne~ di ogni parte, chiacchieroni che  vantano successi militari in mezzo a macerie cruente, contrappongo poche parole significative di tre maestri che mi sono cari.

 

Erodoto ha scritto: “il ferro è stato inventato per il male dell'uomo :" ejpi; kakw'/ ajnqrwvpou sivdhro" ajneuvrhtai" (Storie, I, 68, 4).

 

Euripide nelle Fenicie attribuisce  un cuore di ferro:"sidarovfrwn " alla strage (fovno~)  che ha impregnato di sangue la terra-ai{mato~ d’ e[deuse gai`an- (vv. 672-675)

 

Ovidio nel I libro delle Metamorfosi maledice tanto il ferro, strumento di guerra, quanto l’oro, cui mirano le brame di chi scatena le guerre.

Effondiuntur opes, inritamenta malorum; / iamque nocens ferrum ferroque nocentius aurum/ prodierat: prodit bellum, quod pugnat utroque,/sanguineaque manu crepitantia concutit arma” (Metamorfosi, I, 140-143), si estraggono dalla terra le ricchezze, stimolo dei mali; e già il ferro funesto e, più funesto del ferro, l'oro era venuto alla luce : venne alla luce la guerra, che combatte con l'uno e con l'altro, e con mano sanguinaria scuote ordigni  che scoppiano.

Bologna 22 maggio 2023 ore 18, 14 giovanni ghiselli

p. s.

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