Filosofi lungo l’Oglio. La mia lectio: Osare l’inattuale. IX. Il corteggiamento audace è pericoloso: è meglio non osare

Oggi anche il corteggiamento è diventato un azzardo rischioso.

Praticarlo in modo indeciso e irrisoluto è inefficace; del resto cercare di comunicare, pur non senza rispetto, tutta l’ammirazione e il desiderio che sentiamo per  la persona che ce lo ispira, e ci ascolta e sembra che ci osservi con benevolenza, può tuttavia essere  inteso male, con  malevolenza e colpevolizzato o addirittura criminalizzato e penalizzato.
I farabutti che molestano le donne e i criminali che le violentano non sono la maggioranza degli uomini, però si sono diffusi diffidenza e sospetto su tutto il genere maschile. Purtroppo. Vero è che le persone intelligenti, maschi e femmine che siano, non seguono le mode e non generalizzano mai pregiudizialmente.
 Comunque è meglio procedere con circospezione e non osare approcci che possono essere interpretati malevolmente.  
Ovidio al contrario insegna che per  la conquista amorosa è decisivo il forte desiderio che spinge a parlare in modo eloquente e suscita la persuasione erotica: la parola audace e suadente metterà in fuga i tentennamenti:" Conloqui iam tempus adest; fuge rustice longe/hinc Pudor: audentem Forsque Venusque iuvat " (Ars I, 605-606), è già tempo di parlarle; fuggi lontano di qui, rozzo Pudore, la Sorte e Venere aiutano chi osa.
Il fatto è che ogni situazione e ogni persona è un caso a sé ed è necessaria la discrezione per capire come dobbiamo regolarci volta per volta.
Siano benedette dunque e desiderate e avvicinate le persone intelligenti.

Bologna 23 maggio 2023 ore 11, 22

giovanni ghiselli

p. s.
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