Rischiamo di regredire nel Chaos primordiale.

 

In chaos antiquum confundimur  (Ovidio, Metamorfosi, II, 299) torniamo confusi nel chaos antico

 

 Fulvio, il carissimo amico che ora nei cieli sta, una volta disse che i terremoti avvengono quando la terra è arrabbiata. Adesso arrabbiato è il cielo per l’empietà di tanti uomini e tante donne. Ovidio nel primo libro delle Metamorfosi racconta l’empietà del tiranno d’Arcadia Licaone che viene trasformato in lupo fit lupus 237 e la sua casa incendiata

Ma non solo lui merita un castigo perché su tutta la terra regna l’Erinni feroce –qua terra patet, fera regnat Erinys- 241- constata Giove.

Oggi è l’erinni feroce e furiosa è da identificare con la guerra.

Il dio dunque decreta : “dent ocius omnes/quas meruere pati (sic stat sententia) poenas” (242-243) subiscano tosto tutti con sofferenze le pene  meritate.

Dobbiamo porre fine a questa guerra se vogliamo placare l’ira del cielo.

Giove dunque scelse questo castigo per l’umanità guasta: genus mortale sub undis-perdere et ex omni nimbos demittere caelo (260-261), annientare il genere umano sotto le onde e fare scendere poigge dirotte dall’intero cielo.

Questo avviene da diversi giorni. Dobbiamo fare di tutto per porre fine all’ira celeste  mentre i Licaoni attuali seguitano a inviare armi da una parte e dall’altra.

Propongo che si indica un referendum controllato nelle parti contese e si lasci alle popolazioni la scelta dello Stato.

Le minoranze perdenti abbiano una larga autonomia.

 Qui in Italia l’Alto Adige-Sud Tirolo è stato pacificato in questa maniera dopo gli attentati dei primi anni Cinquanta.

Quanto all’accerchiamento di un impero dalle armi di un altro, Kennedy e Kruscëv risolsero pacificamente e sensatamente tale questione nell’ottobre del 1962. I precedenti virtuosi che hanno evitato le catastrofi non mancano, eppure i Licaoni di adesso alleati con i Satani e le Satanesse primordiali, da una parte e dall’altra, vogliono portare il mondo alla rovina e ripristinare il chaos primordiale attraverso una guerra atomica. 

Bologna 17 maggio 2023 ore 11, 45

giovanni ghiselli

p. s.

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