Ieri sera a Chi l’ha visto? la Sciarelli, che non è tra le conduttrici peggiori, ha tuttavia maltrattato Pietro Orlandi il migliore dei fratelli, la sororale Antigone al maschile: la giornalista, da consumata volpe qual è - pure se si atteggia a tanto, davvero tanto buona e amica di tutti i parenti orbati dei loro cari temporaneamente o per sempre - appena si è accorta che l’ospite da lei invitato cercava la verità senza riguardi per nessuno degli indiziati, lo ha subissato di parole impositive, repressive, ed è arrivata a dirgli stizzosamente: “stai calmo!”, come se il suo ospite, diventato grave e sgradito, stesse delirando. Ha sentito puzzo di pericolo per gente troppo in alto e per sé stessa. Poteva invece essere odore della verità per la quale Pietro si batte da quaranta anni. Avrebbe dovuto lasciarlo parlare e lasciare decidere a chi lo ascoltava.
Siccome l’invitato provava a replicare, lo ha congedato bruscamente dicendo: la trasmissione va avanti. E’ vero che la vita va avanti anche senza i morti e senza la verità su tanti ammazzati i cui assassini sicari o mandanti sono stati protetti, ma è anche vero che una vita senza indagine non è degna di essere vissuta. Lo ha detto Socrate nella sua Apologia scritta da Platone, e lo sta vivendo Pietro Orlandi da decenni. Un uomo che va per lo meno rispettato. Io lo ammiro. E mi piace vedere la bella immagine di Emanuela.
Ho scritto questo post per onorare il fratello offeso, la sorellina fatta sparire brutalmente, e perché voglio la verità.
Bologna 11 maggio 2023 ore 9, 15 giovanni ghiselli
p. s.
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