“Oedipus is great, not in virtue of a great wordly position-for his wordly position is an illusion which will vanish like a dream- but in virtue of his inner strength: strength to pursue the truth at whatever personal cost, and strength to accept and endure it when found. “This horror is mine’, he cries, ‘and none but I is strong enough to bear it (1414).
Oedipus is great because he accepts the responsibility of all his acts, including those which are objectively most horrible, though subjectively innocent. To me personally Oedipus is a kind of symbol of the human intelligence which cannot rest until it has solved all the riddles-even the last riddle, to which the answer is that human happiness is built on an illusion (…) Certainly in the last lines of the play (which I firmly believe to be genuine) he does generalize the case, does appear to suggest that in some sense Oedipus is every man and every man is potentially Oedipus. Freud felt this (he was not insensitive to poetry), but as we know he understood it in a specific psycological sense.”[1]
Edipo è grande, non in virtù di una grande posizione nel mondo-poiché la sua posizione mondana è un’illusione che svanirà come un sogno.- ma in virtù della sua forza interiore: la forza di perseguire la verità a qualunque costo personale, e la forza di accettarla e sopportarla quando essa è stata trovata.
“Questo orrore è mio-egli grida. E nessuno tranne me è forte abbastanza da sostenerlo.
Edipo è grande poiché egli accetta tutta la responsabilità dei suoi atti, incluso quello che è obbiettivamente il più orribile, benché soggettivamente innocente, secondo me Edipo è una specie di simbolo dell’intelligenza umana che non può fermarsi finché non ha risolto tutti gli enigmi, anche l’enigma estremo, la cui risposta è che la felicità umana è costruita su un’illusione (…) Certamente gli ultimi versi della tragedia –che io credo sicuramente autentici- egli generalizza il caso e sembra suggerire che in un certo senso Edipo è pgni uomo e ogni uomo è Edipo. Freud ha sentito questo( egli non era insensibile alla poesia) ma ecome sappiamo egli lo ha compreso nel particolare significato psicologico.
Aggiungo che Sofocle con Edipo insegna non solo a capire attraverso il dolore, come ha già fatto Eschilo, ma a ribaltare la svetura in uno strumento di progresso, di crescita, addirittura di beatificazione
Bologna 2 giugno 2022 ore 10, 35
giovanni ghiselli
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