NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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giovedì 2 giugno 2022

Sofocle, Edipo re, vv. 452-462


Traduzione

Tiresia

straniero a parole, immigrato, poi si rivelerà

tebano di razza, ma non godrà

dell'evento: cieco infatti da vedente

e accattone invece che ricco, verso una terra straniera

camminerà tastando davanti a sé la via con il bastone

e si vedrà che dei propri figli è insieme

egli medesimo fratello e padre, e della donna da cui

 nacque, figlio e sposo, e del padre

conseminatore e assassino. E queste parole vai

dentro a meditarle; e se mi prendi che ho detto il falso

dì pure che io di mantica non capisco niente oramai.

Commento

 

 

-452mevtoiko": è lo straniero che dimora da “coabitante” nella

città senza la pienezza dei diritti politici. Tale era Cefalo, il pur ricco padre di Lisia, e pure i suoi figli. Nel campo religioso sono le Erinni che ricevono il grado non eccelso di “meteci” da Atena, tuttavia si lasciano convincere a diventare Eumenidi, benevole verso gli Ateniesi che hanno assolto il matricida stabilendo il patriarcato  (cfr. Eschilo, Eumenidi v. 1011)

 ejggenh;": Edipo di fatto(e[rgw/ sottinteso, contrapposto a logw/) è interno al gevno" tebano, anzi così centrale da essere nodo doloroso della sciagurata famiglia reale, e per giunta esemplare di alcuni aspetti tragici dell'intera razza umana (cfr.vv.1194-1196) della quale ha soddisfatto le pulsioni più proibite infrangendo i due tabù massimi: non uccidere il totem padre, non sposare la madre.

453-454-oujd j hJsqhvsetai=futuro di h{domai. Edipo non godrà poiché dovrà espiare la violazione dei divieti con la perdita della percezione visiva attraverso la quale, se siamo in armonia con la natura, raccogliamo la gioia della visione del mondo pieno di dei e di bellezza: dal luogo sacro di Colono rigoglioso di alloro, vite, olivo(cfr. Edipo a Colono, vv.16-17), al coro degli astri che spirano fuoco, guidati da Bacco come se i corpi celesti fossero menadi danzanti di notte(cfr. Antigone, vv.1146-1147).

 

 

-455ptwco;": accattone e randagio, peggio che povero (pevnh").Significa che Edipo subirà un ribaltamento della sua identità attuale. La natura che di solito non fa salti, balza davanti all'orrore dei misfatti para; fuvsin perpetrati dal figlio di Laio; cfr. Seneca Oedipus::"Maximum Thebis scelus maternus amor est "(vv.627-628).

 

 

-456 skhvptrw/: nel rovesciamento del ruolo regale di Edipo, anche il segno della regalità si capovolge diventando un bastone da mendicante. Nell'Iliade, II, 85, i re sono scettrati:"skhptou'coi basilh'e"", e il capo supremo, l' [anax Agamennone, si alza tenendo quello scettro (skh'ptron e[cwn,II,101) che Efesto faticò a fabbricare, poi diede al sire Cronide il quale lo diede a Ermes perché lo facesse avere a Pelope che lo passò ad Atreo, e questo morendo a Tieste, ed egli infine ad Agamennone che infatti regnava"pollh'/sin nhvsoisi kai; [Argei pantiv", su molte isole e su Argo tutta, (II, 108). Questa profezia di Tiresia dunque preannuncia una  detronizzazione totale, simile alla  inversione subìta dal re del carnevale

Cfr. Vernant, Mito e tragedia nell'antica Grecia :

" Venerato al pari di un dio, signore incontestato di giustizia, che tiene nelle proprie mani la salvezza di tutta la città, tale è,  al di sopra degli altri uomini, il personaggio di Edipo, il Sapiente, che alla fine del dramma si rovescia per proiettarsi in una figura contraria: all'ultimo gradino della decadenza appare Edipo-Pie' gonfio, abominevole macchia, che concentra su di sé tutta l'impurità del mondo. Il re divino, purificatore e salvatore del suo popolo, si congiunge col criminale macchiato che bisogna espellere come un pharmakós, un capro espiatorio, perché la città, ritornata pura, sia salva" (Ambiguità e rovesciamento, p. 102).

  

Di solito si citano i vv. 654-655 dell'Oedipus di Seneca:"repet incertus viae/baculo senili triste praetemptans iter ", si trascinerà incerto della via, tastando davanti a sé il triste cammino con il bastone da vecchio.

 

 

453fanhvsetai: regge il participio predicativo xunw;n. L'epifania di Edipo continuerà arrivando a manifestare l'inconscio e l'indicibile, siccome Sofocle colloca l'uomo in situazioni estreme facendolo soffrire fino all'osso, affinché sveli le sue regioni più interne. Il drammaturgo ateniese, come Dostoevskij, è realista nel senso più profondo del termine, poiché scandaglia gli abissi dell'anima.

 

 

457-auJto"=oJ aujto"=idem . Edipo viene svelato come un intricatissimo nodo di affetti e di funzioni. In lui sono confuse varie età della vita, ruoli diversi, stati d'animo contraddittori che dovrebbero succedersi nel tempo. E'una creatura aggrovigliata, un viluppo che deve svolgersi. Ogni essere umano del resto, dal bozzolo degli istinti dove si trova racchiuso al pari di un baco dovrebbe svilupparsi in qualche cosa di bello come l'angelica farfalla di Dante(cfr. Purgatorio, X, 124-125).-

 

 

460 oJmospovro": ha valore attivo di "seminatore della stessa donna".-

 

 

461 ei[sw: significa "all'interno del palazzo" ma anche "a fare i conti con te stesso", con il cumulo delle tue esperienze che mi hai costretto a squadernare.

-462 mantikh'/=dativo di limitazione; è la tevcnh intesa a indagare tanto il volere degli dei, quanto la mente umana.

Platone nel Fedro sostiene che agli uomini i beni più grandi derivano da una mania data dagli dèi (244a): infatti la profetessa di Delfi, quella di Dodona e la Sibilla procurano benefici agli uomini quando si trovano in stato di mania, mentre in stato di senno non ne procurano alcuno. Gli antichi che hanno coniato i nomi, hanno chiamato manikhv la più bella delle arti che prevede il futuro[1]. Sono stati i moderni, ajpeirokavlw~, con ignoranza del bello, che mettendoci dentro una tau, mantikh;n ejkavlesan (244c),  l’hanno chiamata mantica

Bologna 2 giugno 2022 ore 15, 55

giovanni ghiselli

p. s.

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[1] La mantica.

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