"Ecco che cos'è il successo: una vita mistificata dagli altri, che torna mistificata a te, e finisce col trasformarti veramente"[1]
La lucidità ambigua del successo in effetti può provocare l' acciecamento
Quando ho ottenuto qualche successo nei miei tre campi, scolastico da allievo, ciclistico, amoroso, scolastico da docente-discente, me ne lasciai montare la testa negli anni precedenti la maturità avanzata.
Nel tempo in cui avevo successo con le donne pensavo che ne avrei trovate disponibili per tutta la vita. Poi invece, passati i 57 anni, tale disponibilità è cominciata a decrescere irreversibilmente e mi sono tornate in mente più volte queste parole di Hermann Hesse: "Ma guarda, fratellino, che si diventa vecchi, che sulla faccia da bambino cresce la barba <bianca> e si formano le rughe, che i pantaloni si lacerano, e all'improvviso ci si accorge di essere ospiti brutti e sgraditi, e invece della giovinezza e dell'innocenza non parla più dagli occhi che la fame: allora uno deve essersi indurito ed avere imparato qualcosa del mondo, altrimenti ben presto giace nel letamaio e anche i cani gli pisciano addosso" (Narciso e Boccadoro, capitolo IX).
Gli altri successi li smonterò domani.
Questa sera sono contento perché ho pedalato per più di due ore, ho fatto una quarantina di chilometri con delle salite e, dal monte Donato, e ho visto il sole tramontare alle 9 vicino al tempio, divo Luca, tuo o della Madonna..
"Finché dura!" diceva la madre mia che ora sta nei cieli e mi protegge.
Bologna 11 giugno 2022 ore 21, 46
giovanni ghiselli
p. s.
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[1] P. P. Pasolini, , dai “Dialoghi con Pasolini” su “Vie Nuove” (1960) in Pasolini saggi sulla politica e sulla società, p. 910.
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