Ricavo questa riflessione da alcune parole che Concetto Marchesi, latinista e comunista, padre costituente, disse durante una sua lezione in un’aula del Bo di Padova nel 1923. Il professore siciliano spiegava il Satyricon, e in particolare “illustrava riga per riga ai suoi studenti l’allegorico convivio “dei i miserabili arricchiti, dei servi fatti padroni, dei guatteri circondati di oro e di untume, della gente bassa fatta più bassa e più sozza dalla ricchezza” (Domenica di “Il Sole 24 ore”, 12 giugno, 2022, pagina VI).
Ebbene, in vita mia ho visto gente più spregevole degli arricchiti ignoranti e fanfaroni: gli infimi borghesi che ammirano tale feccia guardandola dal basso e prendendola come modello.
Bologna 12 giugno 2022 ore 15, 53
giovanni ghiselli
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