mercoledì 8 giugno 2022

Da questa putredine non può rinascere la vita.


 

Ieri sera per la 7 Gilletti andato a Mosca intervistava, comunque non in presenza, la portavoce del ministro degli esteri Lavrov. La interrompeva però non abbastanza da impedirle del tutto di esporre la sua interpretazione della guerra come un conflitto partito dall’oppressione dei Russi che vivono in Ucraina da parte del governo, nonostante gli accordi di Minsk che sulla carta li proteggeva. Il giornalista italiano riconosceva qualche ragione alle parole della donna e alcuni torti ai governi dell’Occidente europeo. Non l’avesse mai fatto. Erano presenti in studio o collegati Sallusti, la Merlino poi Emanuele  Fiano.

Il primo ha parlato usando parole indegne di quanto è umano: ha  dato in escandescenze riempiendo di insulti la portavoce russa che non era più collegata e non poteva rispondere. Ha tuonato con rara maleducazione, prepotenza e volgarità.

  Ha dato della cretina e bugiarda alla diplomatica assente e della merda all’edificio del Cremlino. Ha criticato in malo modo anche Cacciari che si è permesso di non dire male della cultura russa in un intervento precedente che non ho visto.

Poi questo microalessando se n’è andato dicendo che non poteva seguitare a rimanere in tale trasmissione. Ha pure detto che rinunciava al compenso pattuito. Si pensi che tali presenze vengono pure pagate .

Mirta Merlino ha subito precisato, che lei era andata nello studio televisivo gratis nonostante la mattina seguente dovesse alzarsi. Eroica e disinteressata chi può negarlo?

Quindi ha coperto di critiche negative la diplomatica Russa e il governo che rappresenta. Tutte affermazioni generiche, non documentate, però affermate con tanta sicumera.

 La Merlino non ha nemmeno dovuto affrontare la critica della sua critica fanfarona perché nessuno ha contraddetta .

Infine il deputato Fiano ha aggiunto altre espressioni  ingiuriose alla donna russa e a tutto il sistema antidemocratico da lei rappresentato.

E meno male che ha riconosciuto il contributo sostanziale dei Russi alla sconfitta di Hitler.

Sarà difficile che da tale putredine possa tornare la vita.

Gilletti a un certo punto si è sentito male. Avrà capito da quali iene sciacalli e coccodrilli è circondato e assistito.

La donna russa gli aveva dato del bambino se non capiva la causa più vera della guerra, ma gli aveva pure riconosciuto delle capacità.

Il governo russo viene accusato di essere tirannico da personaggi offensivi  e antidemocratici ogni volta che si confrontano con un  governativo russo.

Erodoto scrive: gli Egiziani chiamano barbari tutti quelli che non parlano la loro lingua-barbavrou~ de; panvta~ oiJ Aijguvptioi kalevousi tou;~ mh; sfivsin oJmoglwvssou~-II, 159). E’ noto che lo stesso facevano i Greci.

Dunque questa informazione fa parte del relativismo erodoteo.

L’Andromaca delle Troiane di Euripide accusa i Greci che le ammazzano il figlio: “i veri barbari siete voi!”  

Il provincialismo che considera valida soltanto la propria cultura e il proprio sistema politico fa dire a certi personaggi dalla vista mentale limitata che ovunque non c’è il liberalismo democratico vige la tirannide.

Obietto che pure da noi la tirannide c’è: non di un uomo bensì del denaro che determina la scala gerarchica. L’unico correttivo a questo strapotere della ricchezza è la raccomandazione che comunque viene sempre da chi ha potere. Una casta tende sempre e comunque a chiudersi e a perpetuarsi.

A me piacerebbe che il potere fosse nelle menti e nelle mani delle persone  studiose e colte e che in questa nobile casta potessero entrare tutti i desiderosi di imparare studiando, ascoltando, osservando.

Credo inoltre che tali reggitori non dovrebbero avere privilegi economici. Questo è il comunismo aristocratico che mi piacerebbe.

Intanto lo vivo io nella mia vita.

Pesaro 6 giugno 2022 ore 9, 53

 

 giovanni ghiselli

p. s.

Bologna 9 giugno ore 0, 5

Mi scuso con i miei lettori per i 4 giorni di silenzio

Ero a Pesaro senza internet. Ma l’ho richiesto e non dovrebbe più succedere.

Un caro abbraccio a voi

gianni

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