Alle elezioni comunali seguono le chiacchiere vuote di indefinibile indeterminatezza. Altro non sento che ciance, per giunta proferite con lo stile della prepotenza tipico degli impotenti.
Diversi uomini e non poche donne vengono ammaestrati in questo senso.
Si affannano con arzigogoli che cercano combinazioni logiche fasulle mentre c’è la guerra, il covid, la siccità che ci impedisce di bagnarci due volte nello stesso fiume, vista la portata d’acqua del Po.
Ogni presunto partito è un’anfora di misture continuamente agitata. L’unica regola è la confusione.
La contesa tra i partiti è apparente siccome non c’è vero contrasto tra loro: si mettono d’accordo per spartirsi il potere. La via percorsa metodicamente da tutti gli aspiranti è quella della poltrona agognata e posta accanto alla greppia che renda satolli padri figli nipoti e bisnipoti. Le poltrone più ricche vengono occupate per generazioni.
L’unico problema che viene affrontato, il solo ostacolo da superare è quello della divisione dei posti accostati alle greppie. Gli elettori residui, una minoranza, vengono lusingati per avere i voti che portino alle poltrone. La maggioranza l’ha capito e non va a votare.
Non manca l' u{bri~ generata dalla sazietà.
Solone aveva scritto:
“infatti la sazietà genera prepotenza -tivktei ga;r kovro~ u{brin - quando grande prosperità si accompagna
a quanti uomini non hanno la mente sana (fr. 5D, v. 9-11).
Poi Eschilo:"ouj ga;r e[stin e[palxi" plouvtou pro;" kovron ajndri; laktivsanti mevgan Divka" bwmovn", infatti non c'è difesa per l'uomo, che proteso a sazietà di ricchezza, ha preso a calci il grande altare della Giustizia (Agamennone, primo stasimo, vv. 381-384).
Tale sazietà degli “eletti” ha generato disgusto negli elettori ma questa nausea, spesso seguita da vomito, non toglie l’appetito a chi ha raggiunto la pltrona.
Bologna 27 giugno 2022 ore 10, 35
giovanni ghiselli
p. s.
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