Non ho conferenze da tenere fino al 15 settembre quando andrò a Rovigo per parlare di Nietzsche : La nascita della tragedia e La filosofia nell’età tragica dei Greci. Poi a Benevento, poi di nuovo all’Arci di Rovigo per presentare Pasolini, quindi terrò qui a Bologna due corsi che potranno essere seguiti anche da remoto. Il primo inizierà il 18 ottobre e consterà di 8 incontri di due ore ciascuno.
Parlerò di Euripide da Medea (con un prologo sull’ Alcesti) alle Baccanti.
Il secondo corso inizierà il 28 febbraio e tratterà, sempre per 16 ore, dei Presocratici e di Nietzsche.
Garantisco serietà non senza qualche tocco e pizzico di genialità.
Anche per questi due corsi ho già a disposizione molto materiale ben scelto, metodicamente scelto.
Sicché ora ho più tempo per scrivere di altro e lo faccio volentieri dato che ho ricevuto parecchi stimoli.
Dopo la trilogia finlandese di Helena, Kaisa e Päivi già presenti nel blog, torno all’antefatto di queste storie risalendo alla prima volta che mi recai nell’Università estiva di Debrecen nel luglio del 1966. Ci andai e vi arrivai oberato da una depressione che mi era caduta addosso tre anni prima. Volevo venirne fuori.
Gli incontri che avrei fatto in quell’ambiente di studenti europei mi aiutò a a risanarmi provincializzandomi. La provincia profonda non gradiva la mia diversità dal conformismo del borgo e io non mi ci sapevo adattare.
Terminato il liceo avevo concluso la parte pesarese nella recita della mia vita.
Anche questo racconto sul mio apprendistato si trova già nel blog ma è molto spezzettato e forse non è facile trovarlo.
Dunque lo riprendo e magari lo raffino ancora.
Bologna 29 giugno 2022-06-29 giovanni ghiselli
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