NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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lunedì 2 ottobre 2023

Amanti abbandonati.


 

Argomenti

 

 La sposa e l'amante  infelice.

 Deianira: la ragazza ossessionata dai mostri.

Sofocle e Ovidio.

 L'assimilazione della donna alla terra .

Il tovpo" del paragone tra l'essere umano desolato e l' uccello dolente.

 Il correlativo oggettivo.

Makarismov" degli uccelli. Aristofane e Leopardi.

Antigone, la sposa e madre mancata per ragioni politiche.

L'uomo desolato e dolente come l'usignolo: Orfeo della IV Georgica e il poeta elegiaco. Di nuovo la donna:Tess di T. Hardy.

La violenza:il mito di Procne, Filomela, Tereo. Il metodo mitico.

 La rondine come segno ambiguo.

 Il Pervigilium Veneris  Macbeth e Petrarca

 

La donna malmaritata è più infelice e miseranda di quella abbandonata e desolata.

 

Nelle Trachinie  di Sofocle (databili fra il 438 e il 429) la moglie infelice è Deianira, la sposa dell'infedele Eracle. Sin da ragazza, quando abitava con il padre, ebbe una dolorosissima riluttanza-numfeivwn o[knon-a[lgiston e[scon- per le nozze (v. 7-8). Infatti ricorda:"Mnhsth;r ga;r h\n moi potamov",  jAcelw'/on levgw" (v. 9), il mio pretendente era un fiume, dico l'Acheloo.

Si pensi alla riluttanza di Tony Buddenbrook alle nozze con l’impostore Grünlich impostole dal padre convinto che quel matrimonio sarebbe stato un buon affare per la famiglia.

Nell’ultima pagina del romanzo, arrivata a 50 anni, Tony dirà ai familiari supersiti: “La vita, voi sapete, frantuma tante cose nel nostro cuore, delude tante volte la nostra fede”.

Da ragazza quando era andata in vacanza a Travemünde si era innamorata di un ragazzo che la amava. Ma il destino, ossia la famiglia, aveva deciso che quell’amore andava ostacolato. E Tony fu docile, obbedì.

Farà due matrimoni infelici

 

Nella penultima parte del romanzo (X, 4) Tony ricorda i giorni della sua felicità adolescenziale al nipote Hanno adolescente a sua volta e tornato da una vacanza a Travemünde. Poco dopo il ragazzino morirà.

La zia fa questo racconto al nipote figlio di suoi fratello Thomas: “Sì, Hanno, -diceva- quello che è vero è sempre vero, e Travemünde è un bellissimo soggiorno. Finché scenderò nella tomba, ti assicuro che mi ricorderò con gioia delle settimane estive che vi passai quando ero una ragazza sciocchina. Abitavo da gente che mi era cara e che a sua volta mi voleva bene perché allora ero un caposcarico molto carino (ora che sono vecchia lo posso dire) ed ero quasi sempre di buon umore. Era brava gente, ti dico, gente buona, diritta, devota e oltre tutto, così intelligente, così erudita e piena di entusiasmi che non ho più visto in tutta la vita. Discorrere con loro era proprio interessante. Allora, devi sapere, quanto a vedute e convinzioni, ho imparato molto. E se non fossero intervenuti ostacoli, certi avvenimenti…sai come capita nella vita…io da quella sciocchina che ero avrei appreso tante altre cose. Vuoi che ti dica quanto ero sciocca a quel tempo?Volevo estrarre dalle meduse le stelle colorate. Ne portai a casa un fazzoletto pieno e le allineai sulla terrazza al sole affinché evaporassero: dopo di ciò mi sarebbero rimaste certamente le stelle. Bene, quando andai a vedere, vi trovai una gran macchia bagnata e soltanto un po’ di odore di fuco marcio” (p. 409)

Da ragazza tanti anni prima aveva già esposto questo mito irrealizzato a Morten, il ragazzo che la amava riamato

Sentiamo dunque Tony da ragazza:

“Vuole che le dica quanto ero sciocca una volta?” domandò Tony a Morten

Poi disse: “Volevo estrarre dalle meduse le stelle colorate. Ne portavo a casa un fazzoletto pieno e le allineavo per benino sul balcone al sole perché si asciugassero…così mi sarebbero rimaste certamente le stelle! Quando poi andavo a vedere, non trovavo che una macchia bagnata. E si sentiva un odore di fuco marcio” (p. 86)

Le stelle le ha messe nelle sue pagine l’autore di questo magnifico romanzo. Così ho cercato di fare anche io raccontando la nascita e la morte dei miei amori più belli, più grandi eppure più brevi. Sono stelle che brillano ancora nel mio cielo, e forse non soltanto nel mio.

 

Bologna 2 ottobre 2023 ore 18, 54 giovanni ghiselli

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